Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 07.05

Vola l’export del Parmigiano Reggiano, nel 2015 forte incremento negli Stati Uniti

Riceviamo dall’Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere e pubblichiamo

| Scritto da Redazione
Vola l’export del Parmigiano Reggiano, nel 2015 forte incremento negli Stati Uniti

Il 2015, per il Parmigiano Reggiano, è stato decisamente un anno da incorniciare per l’export del re dei formaggi italiani: in 12 mesi, infatti, i flussi sono aumentati del 13,2%, il più importante aumento dell’ultimo decennio. Lo rende noto il Consorzio di tutela in una nota in cui si evidenzia che la quota di prodotto destinato ai mercati internazionali è quindi salita al 35% del totale, collocandosi a 46.700 tonnellate, pari a 1.150.000 forme di formaggio. «In un solo anno – ha dichiarato Riccardo Deserti, direttore del Consorzio – abbiamo registrato un incremento di 130mila forme, con il prodotto grattugiato che ha fatto segnare un +15,4%. Un exploit che si è registrato nonostante il problema delle imitazioni e dei falsi in diversi Paesi extraeuropei e gli inganni che continuano a perpetuarsi soprattutto negli Stati Uniti, dove il ricorso a elementi di italian sounding su confezioni di prodotto denominato Parmesan induce il 67% dei consumatori a ritenere di trovarsi di fronte a un autentico prodotto italiano. L’orientamento dei consumatori verso prodotti di elevata qualità e assolutamente naturali, unitamente ai nuovi accordi con diverse primarie catene distributive e alle azioni di educazione al consumo messe in atto dal Consorzio – ha spiegato ancora Deserti – hanno generato questa crescita senza precedenti e superiore a molti altri prodotti del made in Italy di qualità. Gli spazi di crescita non mancano, ma non dobbiamo sottovalutare alcuni elementi congiunturali favorevoli che nel 2015 hanno pesato su questo rilevante aumento dell’export, soprattutto in relazione all’andamento del dollaro che ha reso decisamente conveniente l’acquisto di Parmigiano Reggiano». Non a caso, proprio verso gli Stati Uniti si è registrato un aumento dell’export del 34%, con un invio di forme verso gli States pari a 225 mila unità, tanto che oggi gli Stati Uniti si sono collocati al secondo posto della classifica dei Paesi importatori di Parmigiano Reggiano, scavalcando la Germania e collocandosi già a ridosso della Francia che resta in vetta alla graduatoria. Dopo la fase più acuta della crisi economica – continua il comunicato del Consorzio di tutela – che aveva determinato un sensibile calo dei flussi, anche la Grecia è tornata a crescere a doppia cifra con un +15%, collocandosi, per percentuale di aumento, alle spalle dell’Olanda, +20% e della Spagna, +18%.

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