Il candidato presidente di Regione Lombardia del Patto Civico propone misure innovative per migliorare il settore sociale e socio assistenziale lombardo e firma il Manifesto della Famiglia. Presente all'evento anche il candidato consigliere PD Carlo Borghetti
MILANO - La famiglia e il welfare come volano per rilanciare l'economia della Lombardia. Martedì, 29 Gennaio, il candidato presidente di regione Lombardia del Patto Civico, Umberto Ambrosoli, ha firmato il Manifesto della Famiglia, redatto dal Forum delle Associazioni Familiari.
Al centro dell'attenzione di Ambrosoli sono stati sopratutto i punti legati al welfare, che il candidato presidente del Patto Civico ha definito un'opportunità di sviluppo sociale ed economico, e non una fastidiosa spesa.
In particolare, Ambrosoli ha sostenuto la necessità di varare un Welfare che coniuga il settore sanitario con quello socio assistenziale, che pone al centro della politica la famiglia, e aiuta a risolvere le problematiche legate al conflitto generazionale.
"Bisogna creare posti di lavoro per dare fiducia alla persona e al mondo dell'economia -ha dichiarato Ambrosoli- la Lombardia ha bisogno di una rete del Welfare che mette insieme risorse pubbliche, private e del mondo dell'Associazionismo".
Il candidato del Patto Civico ha anche dichiarato di ispirarsi per la Lombardia -con le dovute proporzioni- al modello del Welfare della Gran Bretagna, dove, ad esempio, i bond a progetto sociale garantiscono la messa a disposizione di risorse in tempo immediato.
"Il welfare proposto da Ambrosoli è l'unica vera proposta innovativa per migliorare la Lombardia -ha dichiarato il candidato consigliere regionale del PD, Carlo Borghetti, anch'egli firmatario del Manifesto- i lombardi necessitano di una politica sociale che valorizza famiglie e occupazione, e che non lascia il cittadino solo nel momento del bisogno".
Matteo Cazzulani
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