Egregio direttore, gli abitanti del quartiere Zaist da tempo hanno fatto presente all'Amministrazione comunale (sindaco e assessore alla partita) che, con la fine dell’inverno, sarebbe ripresa l’invasione delle zanzare, anche del tipo tigre, che rappresenta un particolare rischio di gravi allergie e di diffusione di virus soprattutto in un quartiere ricco di parchi e con la presenza di un asilo e di un oratorio molto frequentati. L’obiettivo era quello di sollecitare un progetto di prevenzione e tutela della salute, nonché rendere meglio godibili i parchi, con la collaborazione dei cittadini mediante comportamenti di tipo domestico (evitare ristagni acqua nei sottovasi, taglio siepi, utilizzare piante aromatiche o fiori con essenze poco gradite alle zanzare, ecc.) insufficienti se non viene praticata l’ordinaria cura dell’ambiente da parte dell’Amministrazione, che contribuirebbe a risolvere anche il problema rilevato e segnalato circa scarafaggi e topi. Non avendo ricevuto risposta alla richiesta di un incontro, sono costretto ad esporre pubblicamente rilievi critici: seppure 126 famiglie firmatarie della richiesta forse non sono un ‘soggetto’ formalmente identificabile, possono rappresentare una realtà sociale significativa, anche in grado di stimolare dinamiche di partecipazione civica. Ma non è col silenzio-rifiuto che possono essere rilanciate.
Mario Mangiarotti (Cremona)