Zeus Smart working: dall'emergenza alla normalità
Firmato l’accordo tra Governo, sindacati e imprese.
Dopo i Dpcm che come misura di emergenza per prevenire il contagio Covid rendevano obbligatorio lo smart working per decine di milioni di impiegati e tecnici del settore pubblico e privato, sindacati e imprese sono giunti a regolamentare con il Governo, attraverso un accordo interconfederale, lo smart working o "lavoro agile", modalità del rapporto di lavoro subordinato che si differenzia dal cosiddetto telelavoro per una maggiore autonomia dei tempi di lavoro e del luogo di lavoro stesso che non deve essere per forza fisso, ad esempio nel domicilio del lavoratore, e deciso o comunicato al datore di lavoro.
Lo smart working potrà essere scelto liberamente dal lavoratore che non potrà subire ritorsioni come licenziamento, demansionamento, riduzione del salario in caso di rifiuto e tantomeno differenze peggiorative rispetto al lavoro in sede. I contratti nazionali e aziendali dovranno stabilire delle fasce orarie e il tempo complessivo a giornate della prestazione in smart working.
Leggi l'articolo originale su ZEUS News - https://www.zeusnews.it/n.php?c=29089