Su Libero del 27 luglio 2016, Vittorio Feltri si esibisce in un triplice salto mortale capovolto, cercando di dimostrare le sue non dimostrabili teorie. Il redazionale in prima pagina recita: «Chi li ha visti?», chiarendo nel titolo il riferimento ai musulmani moderati che «sarebbero spariti» e non se ne vedono in giro. Malafede, ignoranza populismo gratuito, esibizionismo subculturale? Non si capisce bene.
Va da sé che i musulmani «moderati», cioè quelli aperti al dialogo e pronti all’integrazione, o già integrati, non hanno alcuna ragione di farsi vedere, desiderosi di passare sotto silenzio, visto le reazioni di gente come Feltri, che ama fare di tutte le erbe un fascio. Non riflette, Feltri, che se si vedessero, con l’aria che tira contro i musulmani, non sarebbero più moderati, ma apparterrebbero a quella esigua ma pericolosa minoranza dei fondamentalisti dediti a spargere terrore.
Già questo giornaletto che ospita tali articoli, si era distinto in una altro slogan anti-Islam, fu il turno di Maurizio Belpietro, che titolò a piena pagina: «Bastardi musulmani». È questo genere di “informazione” che impedisce ai musulmani veri di emarginare gli estremisti e proporsi per un’integrazione, nel rispetto delle diversità culturali e religiose.
Questi due giornalisti, dall’aria intellettuale, sono i più attenti provocatori, in grado anche di stimolare gesti inconsulti. Ma tutt’e due, di intellettuale, hanno solo la forma degli occhialini.
Rosario Amico Roxas