Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 21.10

25 aprile. La libertà è come l'aria|F.Guindani

| Scritto da Redazione
25 aprile. La libertà è come l'aria|F.Guindani

“La libertà è come l'aria, ti accorgi di quanto sia importante solo quando ti manca”.
Questa frase mi è rimasta impressa,  come la passione di quella ragazza che ha aperto la commemorazione. Il suo intervento, concluso tra le lacrime della commozione, è bastato a rendere bella questa giornata, ed è stato netto il contrasto tra questa giovane e i suoi coetanei che sulla piazza urlavano slogan ed innalzavano le bandiere dell'anarchia. Quale contrasto! Lo stesso che anima oggi la vita politica e sociale del nostro paese. C'è chi urla e sbraita contro la politica, e su questo ci campa e prospera, e c'è chi, pochi, ancora con passione grida la propria voglia di partecipare, di dire la sua, di salvare quel che di buono e necessario ed utile resta della politica e del vivere insieme.
Perché questo è la politica: il cercare e praticare quelle regole che permettono ad un popolo di vivere e di crescere in pace e prosperità, regole certe che garantiscano il rispetto e la libertà, la giustizia e la solidarietà.
Chi ha lottato per conquistare quei diritti che ora si cerca di smantellare sa quanto valgono, chi li ha ereditati non sempre si rende conto del loro valore e, come la libertà e come l'aria, solo quando non ci saranno più ci si renderà conto di quanto fossero indispensabili.
Oggi tira un vento cattivo: essere contro è la regola ed il vanto, trionfano gli istrioni e i demagoghi che sul nulla, sulle colpe degli altri più che sui loro meriti costruiscono la loro fortuna.
Certo le provocazioni ed i motivi per essere arrabbiati ci sono, e tanti! Non si può assistere impassibili ed inerti all'inefficienza, all'ingordigia, all'insipienza di una classe politica che con la sua insensibilità, con la sua lontananza dal comune sentire e vivere della gente ha portato e porta allo sfacelo il nostro paese e quanto di bello e buono ha conquistato chi per esso ha combattuto, sofferto, dato la vita. Ma non è con le urla scomposte né con l'indifferenza, né con l'essere contro, né con l'astensione che le cose cambieranno. Mi fa pena pensare al nostro paese come ad un mare  popolato da branchi di pesciolini che si agitano in impazziti preda di grossi squali ben pasciuti. È questo che dobbiamo comprendere: che la nostra giusta collera, la nostra indignazione non diventino disinteresse ed estraneità, protesta vuota ed inconcludente.
Abbiamo mille motivi per essere arrabbiati, non abbiamo nessun valido motivo per chiamarci fuori.
Quella ragazza, la sua passione , le sue lacrime più ancora che le sue parole, mi hanno confortato, mi hanno dato motivo di continuare a sperare che le cose cambino e a credere in un domani più sereno. Ma non succederà per grazia di Dio, intercessione di Santi o cambiamenti in senso autoritario; ci vorrà invece la voglia e l'impegno di tutti. Come ci ricorda il grande Giorgio Gaber:
“La libertà non è star sopra un albero, la libertà è partecipazione”

Franco Guindani

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