Domenica, 05 maggio 2024 - ore 17.21

A Cremona ‘Back To School!’, bene la prima lezione con Manuel Agnelli

L’ospite speciale del progetto, Manuel Agnelli, leader della rock band Afterhours, ha incontrato oggi gli studenti selezionati. Quasi tre ore di prove

| Scritto da Redazione
A Cremona ‘Back To School!’, bene la prima lezione con Manuel Agnelli A Cremona ‘Back To School!’, bene la prima lezione con Manuel Agnelli A Cremona ‘Back To School!’, bene la prima lezione con Manuel Agnelli

Si era detto impaziente di incontrare le ragazze e i ragazzi selezionati per Back To School!, il progetto del Centro Musica Il Cascinetto del Comune di Cremona che vede protagonisti gli studenti delle scuole superiori cremonesi, e si è subito calato con entusiasmo nella parte del docente. Manuel Agnelli, leader della storica rock band italiana degli Afterhours, ha incontrato oggi, per una prima sessione di prove al Liceo Anguissola, una ventina di giovani musicisti provenienti dalle scuole secondarie cittadine, in vista del concerto che la Back To School! Band terrà a giugno, al Teatro Ponchielli, forte della presenza, sul palco, dello stesso Agnelli.

Gli incontri per gli studenti si svolgono a cadenza settimanale, con il coordinamento di Marco Allegri, responsabile del progetto Back To School!, e vedono impegnati nel ruolo di docenti i musicisti cremonesi Giulia Dagani, Mattia Tedesco, Antonio Galli e Marco Carnesella, che si occupano di consolidare la performance del gruppo per quanto riguarda la parte tecnica e strumentale. Oggi, dalle 14:30 (prossimo appuntamento, giovedì 23 aprile), è stato invece Agnelli in prima persona a lavorare con i giovani sui brani, per ora esclusivamente tratti dalla produzione degli Afterhours. Quattro, le canzoni provate nella lunga e intensa sessione pomeridiana, protrattasi per quasi tre ore: Male Di Miele, Voglio Una Pelle Splendida, Quello Che Non C’È e Non È Per Sempre. Assodato, dunque, che questo poker di pezzi farà parte della setlist dello spettacolo finale al Ponchielli, resta da decidere (ed è lo stesso Agnelli a volersi riservare un più ampio margine di scelta) la composizione del resto della scaletta, che potrebbe prevedere anche incursioni nel rock internazionale e lasciare spazio a una jam session finale che valorizzi lo spirito della musica d’insieme a cui il progetto fa riferimento. È infatti inevitabile l’avvicendamento continuo dei membri del gruppo ai vari strumenti, poiché la struttura di base dell’ensemble si basa su due voci principali, coro, due chitarre, basso, tastiere e batteria, coinvolgendo quindi al massimo dieci componenti alla volta, mentre i musicisti selezionati per il progetto sono più del doppio. Emblematico, in questo senso, il caso dei (tutti promossi) batteristi: ogni canzone provata oggi ha visto un diverso strumentista dietro i tamburi.

L’approccio di Agnelli al ruolo di insegnante ha lasciato piacevolmente sorpreso chi scrive: lontano da qualsivoglia forma di compiacimento, Agnelli si è dimostrato attento e particolarmente interessato a lavorare sui dettagli, non disdegnando di utilizzare con i ragazzi un linguaggio anche molto diretto, alternandolo a efficaci considerazioni riguardanti la dinamica dei brani, la scelta delle sonorità, la struttura delle canzoni, trattate non come templi inviolabili, ma come creature vive e passibili di reinterpretazioni personali da parte di chi le esegue. Da questo punto di vista, è sembrata naturale l’attenzione sempre alta al cantato e alle parti di chitarra, laddove le sezioni ritmiche (bassisti e batteristi in particolare) hanno avuto gioco più facile con il “prof.” Agnelli.

Il lavoro visto oggi lascia ben sperare per gli incontri dei prossimi mesi, i quali non potranno che far migliorare coesione e intenzione della band, che è apparsa da subito parecchio dotata tecnicamente, ma che al contempo non deve dimenticare di stare affrontando un concerto rock’n’roll, che sul palco richiede non solo e non tanto un’esecuzione impeccabile, quanto piuttosto convinzione, grinta e presenza scenica. Anche su questi tasti Agnelli ha insistito, e in chiusura, scherzando ma nemmeno troppo, ha proposto ai ragazzi di “osare” anche da punto di vista dell’abbigliamento, fattore che potrebbe sembrare marginale, ma che invece può dare il suo contributo nel buon esito del concerto finale. «Sentirsi fighi, sul palco, aiuta a esserlo»: così l’intransigente rocker Manuel Agnelli ha salutato i ragazzi, dando loro appuntamento alle prove di aprile.

Carmine Caletti

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