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AccaddeOggiCremona #10 luglio 1944 Cremona viene bombardata. Un ricordo di A.Gusperti

La zia e uno zio che non conobbi

| Scritto da Redazione
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AccaddeOggiCremona  #10 luglio 1944 Cremona viene bombardata. Un ricordo di A.Gusperti

La zia e uno zio che non conobbi

Luglio 1944. Mio padre, Terzo, mia zia, Maria, e mia nonna, Teresa vivevano alla cascina Cambonino. Mia nonna era vedova per cause di guerra (la Prima, quella Grande), mio padre era assunto in ferrovia da un paio d’anni, mia zia Maria era camiciaia in un laboratorio in via Dante, proprio di fronte al bar Dondeo. Le foto mi raccontano di una signorina mora, alta, elegante, capelli lunghi su un bel viso regolare: zia Maria era una bella ragazza venticinquenne in attesa del matrimonio.

La mattina del 10 luglio si era recata al lavoro come sempre, in bicicletta: doveva guadagnare per prepararsi la dote e per aiutare in casa; arrotondava anche con qualche lavoretto a casa con la sua “Singer”. Mentre era china sul lavoro sentì le sirene, poi il rombo degli aerei. Corse fuori, nel cortile posteriore del palazzo….

Qualche volte mio padre mi ha raccontato di quel giorno (mia nonna non ne parlava quasi mai e, comunque, ognuno per conto proprio, separatamente, mai insieme) …. Mio padre (30 anni allora) che gira per gli ospedali tutto il giorno alla ricerca di una sorella, ferita ma viva; nessuno che sa dirgli dove cercare. Rincorso dalle notizie dei suoi colleghi morti nei campi là , dietro la ferrovia, verso il Naviglio, verso il cimitero; negli occhi la polvere dei crolli, nelle orecchie le urla della gente e il lamento delle sirene. E la disperazione aumenta. Dopo qualche ora torna in Via Dante. Stanno ancora scavando e rimuovendo le macerie, ma sua sorella Maria non si trova.

 Lì vicino c’era un forno, gestito dalla famiglia Lodi. Non c’è più niente. Italo, suo padre e sua madre verranno estratti morti dalle macerie. Italo era il marito di Dina (scampata perché a casa col figlio Gianni di qualche anno) che sarebbe diventata zia, sei anni dopo di colei che poi diventerà mia moglie. 

Alla fine, verso sera, sotto un cumulo di terra e macerie, in mezzo a sacchetti di sabbia (forse una postazione militare?) Maria viene ritrovata senza vita, vicino ad un soldato. Una sua e mia cugina Lia, sua compagna di lavoro, mi disse un giorno che lei non aveva voluto seguirla, si era rifugiata da un’altra parte…….

Ricordo di una serata d’estate di una quindicina di anni dopo, forse l’unica volta che, bambino di dieci anni , con la famiglia di qualche conoscente o vicino di casa, andammo al cinema all’aperto “ Auricchio” : ghiaietto per terra, sedie pieghevoli tutte in fila, schermo su muro bianco, uomini in camicia e signore col golfino sulle spalle . Mio padre mi disse, sotto voce – Qui vicino è morta la zia Maria –

Anselmo Gusperti    (Cremona) 

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