Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 09.54

AL VIA LA 5G ACADEMY DI CAPGEMINI E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

L’iniziativa fornirà le competenze ricercate dalle aziende per sfruttare le potenzialità della tecnologia 5G attraverso un approccio “learning-by-doing”.

| Scritto da Redazione
AL VIA LA 5G ACADEMY DI CAPGEMINI E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Capgemini ha annunciato l’avvio della prima edizione della 5G Academy, programma di formazione in ambito 5G e digital transformation in collaborazione con Università degli Studi di Napoli Federico II, TIM e PTC (Parametric Technology Corporation). La ricerca di talenti in quest’area è infatti destinata ad aumentare rapidamente, dal momento che le società del comparto industriale considerano la connettività 5G uno dei principali abilitatori della digital transformation e intendono implementare questa tecnologia entro due anni dalla sua diffusione sul mercato.

Il corso coinvolgerà 30 laureandi e laureati provenienti da differenti percorsi di studi e con propensione al digitale e all’imprenditorialità e avrà una durata totale di sei mesi, nei quali sono previsti due mesi di progetti sul campo supportati dai partner per lo sviluppo di business case. I partecipanti avranno inoltre la possibilità di essere assunti all’interno di Transformation Consulting, la business unit di Capgemini in Italia dedicata alla digital transformation.

Gli analisti si aspettano che le aziende del comparto industriale di tutti i settori investiranno diversi miliardi di euro sulla tecnologia 5G e sulle reti private LTE, entrambe ritenute tra i principali driver per promuovere una trasformazione che abiliti l’Industry 4.0.

Le aziende che investono in questo senso devono adottare un approccio strutturato, tale da garantire un forte allineamento tra obiettivi di business e tecnologici. Proprio per questo nasce l’iniziativa di Capgemini e Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con TIM e PTC, che si pone l’obiettivo di sviluppare competenze verticali e di business che consentano di comprendere come i vantaggi della tecnologia 5G – riduzione della latenza e aumento di capacità, affidabilità, sicurezza e versatilità – possano abilitare use case innovativi che permettano lo sviluppo di nuovi modelli di business.

Un recente studio del Capgemini Research Institute sul comparto industriale evidenzia il ruolo primario del 5G come abilitatore della digital transformation, tanto che il 75% degli intervistati ritiene che nei prossimi cinque anni sarà il principale fattore abilitante dopo il cloud computing. Versatilità, flessibilità e affidabilità del 5G potranno superare le limitazioni delle attuali soluzioni di connettività, generando inoltre casi d’uso che abiliteranno l’Intelligent Industry, da analytics in tempo reale a videosorveglianza, controllo da remoto della produzione distribuita, movimenti abilitati dall’intelligenza artificiale (IA) e operazioni da remoto attraverso l’utilizzo di realtà aumentata e virtuale (AR/VR).

Secondo l’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società, l'integrazione delle tecnologie digitali e i servizi digitali rappresentano i principali catalizzatori del progresso digitale a livello nazionale, anche se l’Italia si trova tra gli ultimi posti tra i paesi dell’Unione Europea per livello di digitalizzazione.

Tra i motivi vi sono il ritardo culturale dell’Italia verso la digitalizzazione ma soprattutto la mancanza di competenze adatte per affrontare il cambiamento.

La 5G Academy si propone, dunque, di colmare il gap di competenze adottando un approccio di learning-by-doing, orientato sia all’analisi dei trend di mercato dei comparti Healthcare, Manufacturing, Media & Entertainment e Insurance e delle tecnologie abilitate dal 5G, sia allo sviluppo proattivo di use case e business model innovativi applicati a settori diversi.

In aggiunta alle competenze apportate da Capgemini e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Academy potrà contare anche sul supporto di partner tecnologici, in particolare PTC, che fornirà soluzioni IoT, e TIM, che oltre a garantire l’accesso all’infrastruttura, metterà a disposizione i propri esperti per docenze e testimonianze sulla “5G Society”. 

 

 

FONTE aise

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