Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 09.27

Anziani, minori, disabili: le scelte politiche del Veneto

| Scritto da Redazione
Anziani, minori, disabili: le scelte politiche del Veneto

Anziani, minori, disabili: le scelte politiche del Veneto
La giunta regionale del Veneto ha approvato il nuovo Piano socio-sanitario regionale per il triennio 2012-2014. E’ qui.
Si tratta di un disegno di legge che ora passa all’approvazione del consiglio regionale.

Il Piano individua le priorità o le politiche da sostenere nelle aree Anziani, Disabili, Minori, quelle cioè che riguardano direttamente gli enti associati a Uneba Veneto.

Qui di seguito una sintesi con l’elenco degli interventi da promuovere o delle scelte su cui la giunta insiste.

AREA MINORI
•mediazione familiare e supporto alle famiglie in crisi
•politiche di promozione del benessere e tutela per i minori
•affido etero familiare
•servizi residenziali e semiresidenziali a favore dei soggetti in età evolutiva affetti da disturbi neurologici e psicopatologici

AREA ANZIANI
•estensione del Servizio Assistenziale Domiciliare
•contributi economici ed assegni di cura per le famiglie che si fanno carico di anziano non autosufficiente
•moduli sollievo, soggiorni ad alta protezione, centri diurni per il sollievo alla famiglia
•piena applicazione della legge regionale 30/2009, a garanzia dell’universalità di accesso al servizio e del potenziamento delle strutture complementari a valenza riabilitativa o intermedia finalizzate al rientro a domicilio
•housing sociale protetto
E in particolare per quanto riguarda la residenzialità socio sanitaria:
•attualizzare il sistema dell’offerta di residenzialità nell’ambito della programmazione regionale e nei limiti delle risorse a ciò destinate
•strutture residenziali e semiresidenziali in grado di erogare anche servizi di supporto alla domiciliarità (fornitura pasti, servizi assistenziali e riabilitativi..) ma anche strutture di ricovero intermedie (es. ospedali di comunità)
•garantire la facoltà del cittadino di scegliere la struttura residenziale

AREA DISABILI
•migliorare i processi di valutazione del funzionamento della persona e dell’appropriatezza dell’intervento, favorendo l’adozione di strumenti comuni
•sostenere tutte quelle iniziative che in questi decenni hanno garantito servizi residenziali e semiresidenziali strutturati per i soggetti più gravi, progetti di autonomia e di inserimento lavorativo
•sperimentazione di un centro di ascolto e sostegno alle famiglie con bambini disabili
•consolidamento dei centri diurni. A fronte però dell’incremento della domanda di inserimento e la necessità di garantire la sostenibilità, si dovranno ricercare modalità organizzative e gestionali flessibili, rivolte soprattutto a persone con marcata gravità. Per persone con profili di lieve o media gravità andranno, invece, ricercate soluzioni alternative quali l’integrazione sociale in ambiente lavorativo
•potenziamento della rete residenziale per le persone con disabilità, come da legge regionale 22/02, anche attraverso modalità diverse: dalla costituzione di Fondi solidarizzati alimentati dai Comuni, a donazioni liberali, ad erogazioni di fondazioni bancarie

Per quanto riguarda le strutture socio sanitarie, il Piano (a pagina 26 del documento) individua tra le priorità:

•riconversione di strutture ospedaliere dismesse (…) con una valenza sociale-sanitaria
•valorizzazione delle strutture extraospedaliere (…) (per farne) una leva fondamentale nel processo di riorganizzazione dei livelli di assistenza, garantendo costi sostenibili
•(ri)definizione delle funzioni e degli standard delle strutture a carattere temporaneo, in particolare le strutture intermedie, con potenziamento a fronte della ridefinizione dell’offerta ospedaliera
•flessibilità organizzativa

fonte: Uneba - Newsletter <newsletter@uneba.org>

1537 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria