Domenica, 28 aprile 2024 - ore 10.02

Apcat Cremona condivide un esposto di Associazione Vittime Strada e Aicat

| Scritto da Redazione
Apcat Cremona condivide un esposto di Associazione Vittime Strada e Aicat

Apcat Cremona condivide l'esposto al Procuratore della Repubblica di Alba voluto dall'Associazione Vittime della Strada e da Aicat. Qui di seguito il testo integrale.


L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS), legittimata (l. 383/2000 art. 27) a tutelare gli interessi sociali e collettivi contro la strage stradale, e l’ Associazione Italiana dei Club Alcologici Territoriali (AICAT), attiva nel campo della protezione e promozione della salute rispetto ai  problemi alcolcorrelati, espongono e chiedono quanto segue:
Hanno appreso dal quotidiano La Stampa, di cui si allega l’articolo, che il sindaco di Neive, Luigi Ferro, ha proposto al Sig. Giorgio Rivetti – la cui condanna per guida in stato di ebbrezza è stata commutata in lavori socialmente utili – di mettere a disposizione di produttori di vino la sua esperienza di winemaker, tenendo per loro sei lezioni, equivalenti a 34 ore di lavoro di pubblica utilità.
Visto che il comma 9 bis dell’art. 186 del c.d.s. – legge 120/2010 – stabilisce che l’attività è “da svolgere in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale” presso enti pubblici o “presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze”;
Si evince chiaramente che l’attività non può essere prestata per rafforzare la diffusione del vino, causa non solo di incidenti stradali, ma anche di gravi alterazioni dei rapporti sociali e di danno alla salute a causa del suo potere psicoattivo e cancerogeno.
Se infatti è ormai noto e accettato che un incidente stradale su tre è causato dal consumo di bevande alcoliche (in primis il vino), giova invece evidenziare che nel 2008, ultimo anno monitorato dal Ministero della Salute, si sono registrati 6.356 decessi per tumori maligni attribuibili all'alcol, il 4,4% del totale. E per alcuni tumori  i dati sono ancora più allarmanti: il 36% dei casi di tumore alla bocca, oltre uno su tre, e' "colpa" dell'alcol, così come il 36% dei tumori al fegato, il 43% all'esofago, addirittura il 49% dei casi di tumore alla laringe, in pratica la metà. Tali dati  confermano le ragioni per cui l’agenzia IARC (International Agency for Cancer Research - Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito il consumo di alcol e dell’acetaldeide,  prodotto della sua trasformazione  metabolica, nel gruppo 1 dei cancerogeni.
Nel complesso dunque un caso di tumore su dieci e' dovuto non al fumo, allo smog, all'ereditarietà  ma proprio all'alcol. Dati  decisamente allarmanti, se si pensa che in Italia abbiamo oltre 9 milioni di consumatori a rischio, di cui  uno su cinque ha meno di 16 anni di età.
Tenuto conto che il sindaco ha anche il compito della tutela della salute dei cittadini nel territorio, si chiede se la sua decisione configuri l’abuso di ufficio (art. 323 c.p.) in violazione della norma e della sentenza, avendo posto in essere un atto contrario ai suoi doveri, al fine di trarne un vantaggio a danno della salute degli altri.
Le Associazioni ricorrenti sottopongono all’attenzione di codesta Procura l’aggravante contenuta in tale decisione, poiché è stata presa da una figura istituzionale che ha il compito di garantire l’osservanza della norma ed invece la destabilizza e ne irride il valore, violando il buon senso, diffondendo un messaggio contrario alla sicurezza stradale e deprimendo l’autorevolezza delle istituzioni.
Il Presidente AIFVS                                                                                    Il Presidente AICAT
Giuseppa Cassaniti                                                                                      Aniello Baselice

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