Rivoluzione Civile – Ingroia
La contrarieta' alle grandi opere e la necessita' di puntare ad un piano di riassetto idrogeologico del nostro paese, sono due dei punti cardine del programma di Rivoluzione Civile. Noi pensiamo che azioni irrinunciabili della politica oggi siano quelle che mettono in sicurezza zone ad alto rischio idrogeologico e che salvaguardano l’ambiente e la vita delle persone; urge invece programmare adeguati investimenti pubblici per una sola grande opera: quella di manutenzione e di cura del territorio, creando opportunita' di lavoro affrancate finalmente da logiche di consumo di territorio e di depredazione delle risorse. Investire nella prevenzione è anche economicamente vantaggioso e libera risorse finanziarie da destinarsi alla viabilità sostenibile e a basso impatto ambientale, all’ammodernamento e potenziamento della rete ferroviaria, alla riorganizzazione del sistema dei trasporti di merci e di persone prevedendo un sostanzioso trasferimento della mobilità di merci e persone dalla gomma al trasporto ferroviario e al trasporto pubblico. Per rafforzare la realizzazione di queste politiche sarà necessario adoperarsi per lo smantellamento di tutte quelle norme che sono un regalo e un incentivo economico alle imprese occupate nella costruzione di grandi infrastrutture (decreto crescita) e per il blocco fino alla cancellazione totale dei progetti e del loro finanziamento di quelle grandi opere inutilmente costose e devastanti che intaccano anche profondamente il tessuto umano, sociale e democratico di intere popolazioni previste dalla legge obiettivo del 2001.
Davide Persico e Pierluigi Pasotto canditati rispettivamente alla Camera dei deputati (Lombardia3-Cremona) e al Senato (Lombardia) per Rivoluzione Civile
Per un’altra Lombardia- Etico a Sinistra
La lista Etico a Sinistra aderisce convintamente a quanto proposto dal documento del Comitato contro l’autostrada Cremona-Mantova, sicura dell’inutilità e della pericolosità derivante dalla devastazione territoriale che le autostrade ad oggi progettate e in parte costruite provocheranno nella nostra regione. Le nuove autostrade producono bassa e limitata nel tempo occupazione, devastano l’agricoltura modificando il paesaggio e le attività umane agricole presenti da secoli. Creano oltre ai “nastri di asfalto” ulteriori zone edificabili da uso commerciale e produttivo, altra viabilità secondaria e di raccordo, altri ponti e sovrappassi, centuplicano quindi la cementificazione dell’intera zona e inoltre producono ulteriore sfruttamento connesso all’attività di cava. Sempre sottovalutato poi è il cosiddetto bilancio idrico: il consumo di acqua, gli effetti sulle acque superficiali e di falda che comporta la costruzione di un’autostrada. L’abrogazione del legge regionale 9/2001 è sicuramente una battaglia da portare avanti insieme al blocco delle nuove autostrade e alla revisione del Piano Territoriale Regionale. Le risorse liberate da queste infrastrutture inutili, una volta abbandonate, dovrebbero invece essere investite nella manutenzione e eventuali modifiche necessarie della viabilità ordinaria, nella rete ferrovia regionale, negli ormai scandalosi treni per i pendolari, nel trasporto pubblico locale studiando piani per l’incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici, per l’adozione di mezzi pubblici a ridotto impatto ambientale, per l’incentivazione dell’uso della bicicletta (piste ciclabili, vaste zone senz’auto, percorsi protetti per i ciclisti, bici pubbliche, incentivi biglietti bici + treno)
Francesca Berardi candidata nella provincia di Cremona per la lista Etico a Sinistra
-se�trasporto ferroviario, sulla riqualificazione della rete esistente e sul
potenziamento del trasporto pubblico.
Per questa ragione trovo una perfetta sintonia d’intenti con gli indirizzi
che vanno in questa direzione del programma di Umberto Ambrosoli.
Viste le risorse limitate a disposizione e la situazione territoriale e
sanitaria di Regione Lombardia è bene limitarsi ad opere essenziali e
strategiche per il territorio e il meno impattanti possibili.
Non posso pertanto che rinviare ai punti salienti del programma Ambrosoli:
ultimare le infrastrutture in corso di esecuzione (Tem, Brebemi e
Pedemontana) e stop a nuove autostrade ed alle dichiarazioni rilasciate
dallo stesso Ambrosoli nella recente visita a Cremona .
La sostenibilità del progetto dell’autostrada Cremona-Mantova , che
necessitava comunque di una verifica finanziaria e di un’attenta valutazione
dei flussi di traffico, ritengo debba essere riconsiderata sulla base di
questi indirizzi".
un cordiale saluto
Maura Ruggeri