Il termine indica, in senso ampio, tutte le esperienze e i progetti che coniugano agricoltura e azione sociale, che impiegano le risorse dell'agricoltura e della zootecnia per promuovere attività terapeutiche di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa, di educazione e ricreazione. Gli interventi di inserimento lavorativo di fasce deboli della popolazione, di persone svantaggiate, di disoccupati, realizzati in ambito rurale, evidenziano, infatti, qualità e ricadute superiori ad analoghi servizi in ambiente urbano, proprio per il valore aggiunto apportato dal contesto di campagna, in cui spazi e tempi risultano ancora a misura d'uomo, e quindi particolarmente adatti alle categorie fragili.
La nuova legge è di fatto un riconoscimento e una valorizzazione di tutte quelle esperienze che nel Paese hanno contribuito a diffondere e a far crescere questa pratica che fa incontrare e lavorare insieme imprese agricole, cooperative sociali, enti locali, operatori sociali.
Tutti questi protagonisti hanno sostenuto la necessità di questa "legge quadro", che prevede anche varie forme di sostegno e che può incentivare lo sviluppo di progetti e di pratiche sui singoli territori.
È un'occasione. Un'occasione importante per il mondo del sociale e utile a tutte quelle imprese del modo agricolo che guardano alla multifunzionalità come possibilità di crescita e sviluppo.
Sono molto soddisfatto di aver potuto dare un contributo, e per mio tramite di tutta Sel, convinto e determinante per l'approvazione di tale legge.
On. Franco Bordo, Deputato della Repubblica Italiana per Sinistra Ecologia Libertà (Cremona)