Sabato, 27 luglio 2024 - ore 03.16

Audizione Pro Sus Sca, Pollini (M5s): In 35 senza lavoro né tutele

L’incontro è stato richiesto dal Movimento Cinque Stelle Lombardia

| Scritto da Redazione
Audizione Pro Sus Sca, Pollini (M5s): In 35 senza lavoro né tutele

Audizione Pro Sus Sca, Pollini (M5s): ‘In 35 senza lavoro né tutele, Regione Lombardia intervenga’

 Si è svolta oggi, nell’ambito dei lavori della IV Commissione Attività Produttive, l’audizione, rinviata alcune settimane fa, con i rappresentanti dei lavoratori della PRO SUS S.c.a di Vescovato (CR) e delle cooperative che prestano servizio all’azienda, azienda che vive da mesi una situazione di crisi. L’incontro è stato richiesto dal Movimento Cinque Stelle Lombardia.

 Paola Pollini (Consigliera regionale M5s): «E’ fondamentale che Regione Lombardia capisca che qui ci troviamo di fronte a trentacinque lavoratori (dipendenti delle cooperative che prestavano da anni servizio all’interno della Pro Sus) che sono senza lavoro e senza alcuna tutela, né paracadute sociale.

Segnalo inoltre che, dopo quattro mesi di presidio, nella notte fra il 12 e il 13 febbraio sono stati fisicamente sgomberati dallo stabilimento i lavoratori della Pro Sus che scioperavano all’interno dell’azienda per manifestare la propria solidarietà ai colleghi.

Sappiamo che, secondo i sindacati l’azienda è ancora in grado di produrre. Così come sappiamo che la proprietà abbia intenzione di cedere l’attività.

Quello che l’Istituzione Regionale deve avere il compito di stabilire è se, a prescindere dal futuro dell’azienda, l’attuale proprietà sia concorde nel trovare una soluzione per questi trentacinque dipendenti i quali, lavorando tramite cooperativa, sono rimasti senza lavoro e senza tutele.

Una soluzione deve essere trovata prima che la Pro Sus venga ceduta e subentri una nuova proprietà. Come? Secondo il M5s sono due i possibili scenari. Il primo riguarda l’internalizzazione dei dipendenti, compatibilmente con la procedura di composizione negoziata della crisi. Il secondo riguarda invece la formalizzazione delle clausole di salvaguardia per il subentrante. Tali clausole devono prevedere il ricollocamento dei 35 dipendenti a rischio o, in subordine, una soluzione congrua in relazione al contratto in essere. Ricordo infine, che nei giorni scorsi la questione è stata posta anche all’attenzione del Parlamento attraverso un’interrogazione della deputata Valentina Barzotti (M5s)».

 Milano, 15 febbraio 2024

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