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BANCA ETICA SOCI CREMONA - PIANO DI LAVORO '23

UN ANNO PER LA NON VIOLENZA Piano di lavoro del Gruppo di iniziativa territoriale dei soci di Banca Pop. Etica della provincia di Cremona.

| Scritto da Redazione
BANCA ETICA SOCI CREMONA - PIANO DI LAVORO '23

UN ANNO PER LA NON VIOLENZA Piano di lavoro del Gruppo di iniziativa territoriale dei soci di Banca Pop. Etica della provincia di Cremona.

 Premessa. Considerato che:

  1. la crisi ucraina si avvita sempre più pericolosamente e i focolai di guerra mai sopiti nei cinque continenti (oltre 160) tornano alla ribalta e giustificano programmi di riarmo che non badano a spese (Ungheria, Polonia, noi passeremo da 26 miliardi di euro a una quarantina, Germania e Giappone raddoppieranno il proprio impegno finanziario). Gli Usa hanno già speso in sostegno militare all’Ucraina 20 miliardi di dollari e hanno già deciso di spingersi fino a 45;
  2. le economie dei paesi più forti (in particolare le aziende collegate al militare) e la finanza mondiale sono il cuore pulsante di questa terza guerra mondiale costosissima in corso, che sta facendo passare in secondo piano la stessa emergenza climatica ed ambientale;
  3. la politica europea, ingabbiata nella Nato, non sta assumendo un suo ruolo autonomo e di mediazione; la società civile si è mobilitata con varie iniziative, per sensibilizzare cittadini e istituzioni a un diverso approccio politico, diplomatico e non violento.

Come soci attivi di Banca Etica sentiamo anche noi questa responsabilità. Questa Banca, nata per portare l’etica nella finanza, ogni giorno con il suo esistere e il suo agire dice che la finanza (come del resto l’economia) non è un ambito neutrale.

La finanza in particolare oggi scrive la storia dei popoli. Non può dunque essere irresponsabile. Deve rendere conto. Deve fare la sua parte. Banca Etica ci sta provando ma sarà inefficace senza un’ampia partecipazione popolare, senza una decisione di tanti cittadini. E’ necessario tornare a proporre Banca Etica, anche trovando forme di “partecipazione aggregata”.

Cosa fare per sostenere una finanza per la pace.

Come Git Cremona vogliamo comunicare in tutti modi che:

  1. il posizionamento di BE - a sostengo di attività economiche non connesse alla produzione e al commercio delle armi, delle energie rinnovabili, di attività lavorative a impatto positivo su legalità e trasparenza, ambiente, diritti dei lavoratori, inclusione sociale anche dei migranti, … - è assolutamente strategico e a servizio di una platea di associazioni, gruppi, enti, organizzazioni la cui missione si prefigge proprio obiettivi di inclusione, cura, protezione, aiuto, riscatto, nonché la promozione, ricerca e mantenimento della dimensione della pace;
  2. diventare soci e clienti di BE è un mezzo facile, pertinente, cruciale e non violento (non l’unico ma insostituibile) per dire no al dilagare della guerra e riportare i problemi sul terreno della diplomazia e del confronto politico.

In modo più concreto proponiamo di:

  1. rilanciare su tutto il territorio provinciale l’esperienza Soncino del 2016, ossia portare una associazione/organizzazione/realtà (conosciuta e riconosciuta sul territorio) a farsi capofila di un raccolta fondi per diventare socia-cliente di BE o, se già lo è, per incrementare il proprio capitale sociale). Obiettivo: raccolta di 1000€ tra i propri aderenti, simpatizzanti, gruppi locali che si riusciranno a coinvolgere, attraverso piccole ma numerose donazioni nello spirito dell’azionariato popolare. Il G.I.T. accompagnerà questo percorso, soprattutto in fase di presentazione. La proposta sarà rivolta a circoli, a oratori o parrocchie, associazioni, cooperative, società sportive … Si tratterà di un’esperienza capace di seminare informazioni, discussioni, ragionamenti, consapevolezze, su un terreno presidiato normalmente da operatori che rispondono ai criteri dell’utilità, della massimizzazione del profitto, di una visone solo quantitativa del vivere, in cui essere poveri è una colpa di per sé, più grave se si è migranti. Inoltre rispetto al 2016 possiamo anche mettere in campo, per chi si farà referente delle singole iniziative e avrà meno di 35 anni, la possibilità di ricevere da BE il dono di 5 azioni per diventare socio.
  2. Organizzare con altri gruppi portatori di valori affini, a partire da quelli rappresentati attualmente nel Git, serate di approfondimento, curando sempre di far emergere quale ruolo possa giocare una finanza sostenibile e non armata. In primis ci sta il tema delle banche armate, ma altri grandi temi sono le ricadute ambientali, socio-economiche, sui nuovi spazi che le reti di criminalità organizzata riescono ad aprirsi, sulla libertà d’informazione e sugli stessi equilibri democratici che il clima di guerra mette sotto pressione. Sono tutti argomenti su cui possiamo portare un nostro contributo specifico, pur con una partecipazione differenziata (dal semplice intervento nel dibattito, all’offerta del relatore principale).
  3. Si perseguiranno gli impegni già assunti (cf. assemblea soci di nov.’22):
  4. sostenere e valorizzare i due punti informativi di Crema e Soncino e monitorare il loro funzionamento;
  5. valorizzare i nostri soci in appuntamenti del Git o anche in pubbliche serate. Dare cioè un seguito a quel primo tentativo di dare visibilità a iniziative positive dei nostri soci (cf. Tech7)
  6. presenza nel Festival dei Valori 2023; d. compartecipazione alla Scuola di politica e economia di Crema; e. compartecipazione ad eventi significativi sul territorio in linea con il nostro ruolo.

11.01.2023

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