E’ questa la più recente boutade del pregiudicato Berlusconi, ex presidente del consiglio, ex senatore, ex cavaliere del lavoro, che ha il sapore di una minaccia di stile mafioso. I magistrati hanno dimostrato di avere il coraggio di applicare le leggi, lo hanno fatto con Provenzano, che dal momento dell’arresto, non ha più potuto inviare i suoi “pizzini” ai vari reggenti delle cosche. Lo hanno dimostrato con Riina, che adesso esterna le sue minacce dal chiuso di una cella , durante l’ora di aria, peraltro intercettato. Una frase come quella pronunciata da Berlusconi, merita una analisi letterale; cosa vuol dire “Voglio vedere….”, e se la magistratura dovesse, come accadrà, dimostrare di privilegiare l’applicazione della legge, cosa minaccia di fare il pregiudicato ? Sarebbe una frase monca, della serie delle spacconate, ove non contenesse una rivendicazione minacciosa, ma la minaccia non c’è, almeno in queste ultime parole pronunciate, ma è presente in altre dichiarazioni, quando un intervistatore francese gli chiese cosa accadrebbe in caso di suo arresto, non ebbe tentennamenti e profferì la minaccia “Sarebbe la rivoluzione”. Gli arresti domiciliari sono una alternativa al carcere, concessa a chi ha superato certi limiti d’età o, anche, ben identificati deficit mentali, così come è alternativo al carcere anche l’affidamento ai servizi sociali; moralmente è esattamente come se venisse ammanettato e condotto d’imperio nella più vicina casa circondariale. Cosa accadrà ? Si unificheranno le due affermazioni (che ho espressamente evidenziato) e i suoi sostenitori scenderanno in piazza per improvvisare una rivoluzione, con il carro armato leghista in testa ? Ma anche l’istigazione è considerata un reato penalmente perseguibile, che aggrava una già precaria situazione di carattere penale.
Rosario Amico Roxas
