Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 06.57

Boom "under 40" che hanno lasciato la Lombardia.

| Scritto da Redazione
Boom

Appello AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
Gentili Consiglieri regionali, la Lombardia il 2010 ha visto un boom degli "un der 40"; che hanno lasciato la Lombardia, regione capolista nell'espatrio
dei giovani sia verso l'Europa, sia verso gli Usa. Sono stati infatti 3560 i 20-40enni lombardi che hanno preso la residenza nell'Ue, 361 invece hanno
preferito gli Usa. Al secondo posto negli espatri verso l'Europa la Sicilia (2794), al terzo il Lazio (1955). Per quanto riguarda gli espatri verso gli
Usa, dopo la Lombardia seguono la Campania (307), e il Lazio (303).

Secondo i dati Istat l'investimento in capitale umano che viene perso per l'espatrio dei laureati ammonta a 851 milioni e 760mila dollari. Secondo i
dati di Confimpreseitalia ammonterebbe a ben 5 miliardi e 915 milioni di dollari.

L'Istituto Italiano per la Competitività (ICom), stima che i nostri "cervelli" in fuga all'estero hanno portato con sé circa quattro miliardi di
euro. Si tratta del valore di tutti i brevetti da loro realizzati al di là delle Alpi, negli ultimi 20 anni. Il 35% dei migliori 500 ricercatori
italiani abbandona il Paese, denuncia lo studio. Tra i migliori 100, uno su due sceglie di lavorare all'estero, mentre nei "top 50"; la percentuale di
fuga sale al 54%. Solo 23 ricercatori sono ancora in Italia.

In questi giorni state esaminando il bilancio regionale e molti di voi sono concentrati sui tagli ,sui risparmi,sui settori molto importanti.Noi vi
invitiamo a perdere pochi minuti per leggere queste drammatiche cifre che ci danno l'idea di una fuga in massa dei giovani talenti italiani e lombardi.

Da anni ci battiamo per evidenziare questo fenomeno che abbiamo chiamato la nuova mobilità lombarda per informarvi,soprattutto attraverso il Portale dei
Lombardi nel Mondo ,che la nuova emigrazione è anche questa e che investire sui Lombardi nel Mondo significa anche cercare di attivare strumenti
legislativi che ci consentanto sia di frenare la fuga dei nostri giovani talenti all'estero e sia per collegarli con il Sistema Italia (se espatriati definitivamente).

Nel corso della discussione abbiamo chiesto che venga presentato un emendamento bipartisan per inserire nel bilancio regionale un minimo di
copertura finanziaria sul capitolo Lombardi nel Mondo,chiedendo ,a nome delle associazioni lombarde nel mondo, una successiva audizione alle
Commissioni regionali competenti.

LEGGETE questi dati e capirete l'importanza per una Regione come la nostra e per l'Italia intera investire sulle problematiche legate alle giovani
generazioni all'estero per il futuro del nostro paese che si gioca certamente con il risanamento economico dei conti pubblici ma anche puntando
sul futuro dei nostri giovani per cercare di innovare e modernizzare il nostro Paese.

Distinti saluti
Daniele Marconcini
Presidente AMM Onlus
Vice Presidente UNAIE (Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati)
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ASSOCIAZIONE DEI MANTOVANI NEL MONDO ONLUS
(Ente aderente al UNAIE - Unione Nazionale Associazione Immigrazione
Emigrazione e al CSVM - Centro Servizi del Volontariato Mantovani)
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FONTE .SITO LA FUGA DEI TALENTI
I Laureati italiani residenti all'estero: 294.767 (118mila dei quali al lavoro in Europa - in testa la Francia, con oltre 27mila, seguita da UK a 23mila e Svizzera a 20mila / Altri 94mila erano emigrati negli Usa, 40mila invece in Australia).
-Calcolo della trasmissione "Giovani Talenti": Secondo i dati Istat l'investimento in capitale umano che viene perso per l'espatrio dei laureati
ammonta a 851 milioni e 760mila dollari. Secondo i dati di Confimpreseitalia ammonterebbe a ben 5 miliardi e 915 milioni di dollari.

Secondo l'Istituto Italiano per la Competitività (ICom), i nostri "cervelli" in fuga all'estero hanno portato con sé circa quattro miliardi di euro. Si
tratta del valore di tutti i brevetti da loro realizzati al di là delle Alpi, negli ultimi 20 anni. Il 35% dei migliori 500 ricercatori italiani
abbandona il Paese, denuncia lo studio. Tra i migliori 100, uno su due sceglie di lavorare all'estero, mentre nei "top 50″ la percentuale di
fuga sale al 54%. Solo 23 ricercatori sono ancora in Italia.

GIOVANI CHE ASPIRANO A UN CONTESTO DI LAVORO MULTINAZIONALE - O PENSANO DI EMIGRARE


Oltre uno su quattro (dati Bachelor)
Sondaggio Eurobarometro 2011: il 38% dei giovani italiani (15-35 anni) è disposto a trasferirsi all'estero per lavorare.

Ricerca Gfk Eurisko (2011): il 59% dei giovani italiani vuole andare a lavorare all'estero, il 43% di loro sogna di lasciare l'Italia
definitivamente
Per Eurispes (gennaio 2011), il 50,9% dei giovani tra i 25 e i 34 anni sono disposti a lasciare l'Italia. La media nazionale è al 40,6%.

I più disponibili al trasferimento all'estero vivono nel Centro Italia (49,4%). Méte preferite: Francia, Stati Uniti, Spagna, Inghilterra,
Germania.

Sondaggio Studenti.it (giugno 2011): il 42% degli intervistati si definisce "deluso" dall'Italia e dichiara di voler andare all'estero. Per il 98% del
campione l'Italia non è un Paese per giovani.

GIOVANI NEOLAUREATI CHE INTENDONO LASCIARE L'ITALIA
Indagine Bachelor 2011: l'80% dei neolaureati si trasferirebbe all'estero per un anno. Il 57% per tre anni.
LINK L'articolo

Il 95,8% (sondaggio online del magazine Jobmeeting). Quasi la metà di loro
laureata.

ITALIANI IN FUGA PER LAVORO
Indagine Kelly Services (aprile 2011): 89% italiani disposto a trasferirsi per trovare lavoro ideale, il 33% disposto a cambiare Paese o Continente. La
fascia 18-29 anni la più mobile. Tra le professioni, prevalgono per volontà di fuga Ingegneria, IT, Oil & Gas.

Sondaggio Demos-Coop: il 56,2% degli intervistati ritiene che per i giovani di oggi l'unica speranza di carriera sia all'estero. La percentuale sale al
76% tra chi ha 15 e 24 anni, al 66,2% tra chi ha 25 e 34 anni, "pareggia" infine nella fascia 35-44 anni (55,2%). Il 62,5% degli intervistati ritiene
che i giovani avranno in futuro una posizione sociale o economica peggiore rispetto a quella dei genitori.

GIOVANI ITALIANI IN FUGA PER STUDIO

Gli studenti universitari italiani all'estero sono 42.433 (dati 2011 Fondazione Migrantes). Nell'ordine, scelgono: Germania, Svizzera, Francia,
Belgio, Inghilterra. Nel biennio 2008/2009 ben 17.754 studenti italiani hanno usufruito del programma Erasmus.

DOVE VANNO I "TALENTI IN FUGA"?

Dati Istat 2011: in termini assoluti, i nuovi emigranti italiani prediligono nell'ordine: Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Spagna, Stati
Uniti, Brasile e Belgio. Se consideriamo solo i laureati, la classifica cambia così: Gran Bretagna, Svizzera, Germania, Francia, Stati Uniti,
Brasile, Spagna, Belgio.

RIENTRO DEI CERVELLI

Anno Accademico 2008-2009: 125 domande presentate da ricercatori, venti ritorni. Nei primi anni 2000: 466 ritorni, ma solo 45 contratti da
professore associato. Un centinaio hanno fatto ritorno all'estero.
LINK Il flop del "Rientro dei Cervelli

SALDO NETTO EMIGRATI-IMMIGRATI QUALIFICATI
Negativo: in Italia ogni cento laureati nazionali ce ne sono 2,3 stranieri, contro una media Ocse al 10,45%. I laureati italiani al lavoro nei 30 Paesi
Ocse sono 395mila 229. Stranieri entrati: 57mila 515. Solo sette "cervelli" Ocse su mille hanno scelto l'Italia come destinazione

LINK Italy? No merci
Solo il 12,2% degli stranieri che emigrano verso l'Italia possiede un'educazione terziaria (dati Ocse)

Il nostro saldo di attrazione è negativo (-1,2%), contro il 5,5% della Germania e il 20% degli Usa (dati Manageritalia)

Le università italiane sono le ultime per presenza di studenti stranieri: 3,1%, contro una media Ocse del 10%. In Germania sono l'11,4%, in UK il
17,9%, in Francia l'11,2%.

Se consideriamo invece il totale degli espatri tra il 2000 e il 2010, domina la Sicilia, che nell'ultimo decennio ha visto emigrare verso l'estero ben
40mila e 281 giovani tra i 20 e i 40 anni. A seguire la Lombardia (32mila e 678) e la Calabria (31mila e 049).

( I dati sono stati tratti dal sito http://fugadeitalenti.wordpress.com/ )

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