Domenica, 28 aprile 2024 - ore 13.47

Borgoricco (PD), 14 febbraio incontro regionale dei Save seeders

Dalle ore 9,00 alle 12.00 e dalle 13.30 fino al tramonto, presso il Centro Civico

| Scritto da Redazione
Borgoricco (PD), 14 febbraio incontro regionale dei Save seeders

L’Associazione Civiltà Contadina, associazione non lucrativa di seed savers (salvatori di semi) appassionati contadini e coltivatori urbani, dal 1996 salva e condivide i semi delle vecchie ed antiche varietà, italiane ed estere, di ortaggi, cereali e alberi da frutto formando così un patrimonio genetico che potrà essere tramandato alle future generazioni. Eccezionalmente durante tale giornata, oltre al consueto scambio delle sementi tra i soci, viene data la possibilità anche ai cittadini di Borgoricco e agli studenti delle scuole del territorio che fossero interessati, di ricevere in dono alcune antiche sementi, utili consigli e informazioni sulle colture. Nell’occasione vi è anche la possibilità di effettuare visite guidate alla mostra temporanea “Ottaviano Augusto. Un’altra storia” e al Museo della Centuriazione Romana di Borgoricco. Approfittane! …e scoprirai quali sono le sementi degli antichi romani che, dopo 2000 anni di storia, sono arrivate fino a noi! Ingressi Museo: intero € 2,00 – ridotto € 1,00 ragazzi dai 7 ai 14 anni e adulti sopra i 65 anni – gratuito per i bambini sotto i 6 anni, disabili e accompagnatori. Ingresso mostra “Augusto”: € 7,00 intero, € 5,00 ridotto.

La Biodiversità dei nostri campi appartiene a tutti. Condividiamola e manteniamola, per il rispetto del passato e per la costruzione di un futuro vivibile per noi e per le prossime generazioni!!! Una volta erano gli stessi contadini a selezionare i semi creando nel tempo varietà adatte a venti, temperature, piogge e altre caratteristiche della zona, semi che erano parte della cultura del posto, legati alla gastronomia, agli usi e alle abitudini popolari. Purtroppo queste sementi tramandata per generazioni sono state successivamente abbandonate perché sostituite da quelle agroindustriali i cui criteri di selezione non sono più il sapore, la rusticità, la capacità di adattamento a sistemi di agricoltura naturale, le tonalità di colore vivo. All’agricoltura industriale importa solo raggiungere un’alta produzione a costo anche di utilizzare grandi quantità di prodotti chimici per la fertilizzazione e la difesa degli insetti in regime di monocultura. Questa pratica estremamente inquinante e che produce cibi insani, ha minato l’autosufficienza dell’agricoltore, che si vede obbligato a ricomprare ogni anno le sementi perché spesso sono ibride e non riseminabili oppure coperte da brevetti. Una conseguenza diretta è l’uniformità dei prodotti alimentari: si è ridotto considerevolmente il numero di specie e di varietà coltivate. Potremmo contare sulle dita della mano le tipologie di pomodoro, di peperone, di cicoria, di fagiolo, ecc. che troviamo sul mercato. Anche la salute ne risente perché la dieta diventa meno varia ed equilibrata. Ma noi possiamo cambiare questo processo: come consumatori, chiedendo cibi locali e di stagione; come agricoltori, professionisti e non, seminando varietà locali nei nostri campi, orti e persino nei vasi sui balconi e conservandone la semente per poi scambiarcela come in passato. Mantenendo semi antichi non solo conserviamo l’agrobiodiversità, ma permettiamo anche il proseguimento e l’evoluzione dei saperi tramandati e favoriamo anche la nostra salute e quella delle generazioni future. Per info: 049 9336321 – 049 9337930 www.museodellacenturiazione.it museo@comune.borgoricco.pd.it www.civiltàcontadina.it www.semirurali.net

Fonte: Il presidio sotto il portico

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