Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 04.25

Bracconaggio Toninelli (M5S) scrive a Carlo Vezzini chiedendo temporaneo divieto pesca professionale

Per salvare la fauna ittica del fiume Po il M5S chiede ai presidenti delle province di Cremona e Lodi di imporre un divieto temporaneo della pesca professionale.

| Scritto da Redazione
Bracconaggio Toninelli (M5S)  scrive a Carlo Vezzini chiedendo temporaneo divieto pesca professionale

Da oltre dieci anni l’ecosistema del fiume Po è minacciato dall’attività di centinaia di pescatori illegali che fanno razzia di pesce per alimentare un business del valore di circa 400.000 mila euro la settimana. Solo nel bacino del fiume tra le province di Mantova, Rovigo e Ferrara si sono perse migliaia di tonnellate di pesce.

Allo stato attuale, i bracconieri, dopo aver svuotato quasi completamente la fauna ittica del delta del Po, pur di continuare la loro azione illegale stanno lentamente risalendo il corso del fiume e i suoi immissari ove è ancora presente del pesce. Queste attività mette oltretutto in grave pericolo la salute dei consumatori dato che il pesce raccolto è trasportato senza rispettare o seguire alcun protocollo sanitario. Il M5S è intervenuto su questo tema a livello parlamentare, nell’ambito del provvedimento cosiddetto “collegato agricoltura” recentemente approvato alla Camera, facendo nostre le posizioni delle associazioni che da anni si battono in questo settore, posizioni che però nel processo legislativo sono state respinte dalla maggioranza di Governo.

Ma come sempre la nostra battaglia non si ferma nelle aule del Parlamento ma continua al di fuori, cercando di coinvolgere direttamente i territori interessati. Con queste missive invito i Presidenti delle Province di Cremona e di Lodi ad attivarsi per quanto possibile per questa battaglia, coordinandosi con i nostri portavoce e con i rappresentanti istituzionali delle altre Province interessate che hanno lanciato appelli analoghi, non solo in Lombardia ma anche in Emilia Romagna e in Veneto, per collaborare anche con gli esponenti delle forze dell’ordine che si sono occupati del problema, in particolare a Rovigo e Ferrara. Se quanto avviene a Roma continua a essere così lontano dalle esigenze dei territori, proviamo ad agire direttamente in quelle sedi, unendo le forze di tutti quelli che ci stanno: politica, società civile, operatori del settore e forze dell’ordine.

Confidiamo di ricevere al più presto una risposta nell’interesse preminente dell’ambiente, degli animali, della salute e del mercato legale.

Danilo Toninelli Deputato M5S Cremona 

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