Martedì, 23 aprile 2024 - ore 08.45

Bratislava violenta manifestazione ‘Stop all’islamizzazione dell’Europa’ migliaia in piazza, disordini, decine di arresti

Tutto questo contro una proposta della Commissione europea che per il momento aveva ipotizzato di inviare in Slovacchia 471 migranti oggi in Italia, e altri 314 dalla Grecia

| Scritto da Redazione
Bratislava violenta manifestazione ‘Stop all’islamizzazione dell’Europa’ migliaia in piazza, disordini, decine di arresti

E finalmente l’Europa si accorge della Slovacchia. Ah, ma ci siete anche voi? Peccato che non sia una notizia particolarmente positiva. La Slovacchia protesta contro i migranti e l’Islam, migliaia in piazza, disordini, decine di arresti, eccetera. Questo il quadro. Ma andiamo per ordine.

I leader politici del Paese hanno più volte espresso la loro contrarietà a quote obbligatorie per l’accoglimento dei rifugiati in Europa, una posizione condivisa a grandi linee con molti degli Stati membri UE ad est di Berlino, ma anche da alcuni grandi Stati come Francia e Gran Bretagna (questa del resto non obbligata grazie alle clausole di garanzia del Trattato di Maastricht), mettendo così in serio pericolo una unità di intenti e obiettivi dell’Unione a 28.

La manifestazione “Stop all’islamizzazione dell’Europa” ha attirato sabato nella capitale slovacca qualche migliaio di manifestanti (per la verità sembrerebbero più centinaia che migliaia – ndr), tra ultras e simpatizzanti di destra, arrivati anche dall’estero. Il sottotitolo dell’iniziativa “Insieme contro il diktat di Bruxelles e l’Europa agli europei”, indetta tra gli altri dal partito di estrema destra Nostra Slovacchia (NSLS), aveva la dichiarata intenzione di influenzare le decisioni del vertice UE di oggi sul tema immigrazione, nonostante il governo slovacco abbia già definito inaccettabile un impegno obbligatorio nell’accoglienza. Ma anche far sentire la loro voce e opinioni ai “grandi” riuniti a poche centinaia di metri da lì, nelle ovattate sale dell’Hotel Kempinski sulla riva del Danubio, dove tra venerdì e domenica si è svolto il decimo Globsec, forum centroeuropeo di sicurezza e politica estera. Dal forum anche il premier britannico Cameron e il presidente francese Hollande hanno dato il loro contributo negativo alla questione immigrazione, ripetuto ancora dai rappresentanti presenti (tutti i primi ministri) del Gruppo di Visegrad che si sono riuniti a Bratislava con ospite Hollande. Gli organizzatori della manifestazione hanno peraltro dimostrato ironia con questo tipo di raduno proprio nella Giornata internazionale del Rifugiato.

Il leader del partito LSNS, Marian Kotleba, divenuto a sorpresa di tutti governatore della Regione di Banska Bystrica nell’autunno 2013,  ha detto al suo pubblico «Siamo qui per difendere la Slovacchia», e «sono felice che siamo così in tanti». «È nostro obbligo morale prenderci cura dei nostri figli, della nostra nazione, del nostro paese».  Secondo lui il Paese dovrebbe inviare militari e agenti di polizia in Italia per fermare l’onda di migranti, perché «un solo immigrato è già troppo».

Per dire l’atmosfera della manifestazione, quando diversi oratori, come ha scritto Tasr, hanno criticato fortemente gli eurodeputati slovacchi che hanno appoggiato la proposta UE delle quote, dalla folla si sono alzati cori del tipo “impicchiamoli, impicchiamoli”. 

Sono circa 160 gli arresti effettuati alla fine della manifestazione, una parte per il danneggiamento di sei auto della polizia, per avere attaccato gli spettatori di una corsa ciclistica e per i disordini in città dopo il raduno. Ma anche per gli scontri con una sparuta contro-manifestazione dal titolo “Insieme contro l’odio, un’azione di protesta contro il razzismo, la xenofobia e per la solidarietà”, ridotta a un gruppo di circa 200 persone, che si sarebbe scontrata con il raid di estrema destra. Infine, anche una famiglia araba è finita sotto il tiro di pietre e bottiglie alla stazione dei treni. Una sessantina dei soggetti arrestati, poi in parte rilasciati, sarebbe di nazionalità ceca, secondo quanto dichiarato domenica dal Ministro degli Interni Robert Kalinak, che appoggia l’ipotesi che gli ultrà, sia cechi che slovacchi, abbiano fatto la parte del leone nella violenza in città.

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