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Cara democrazia | M.Negri

| Scritto da Redazione
Cara democrazia | M.Negri

Cari amici di Welfare Cremona,
affaticato un po’ dalla routine, dal fare sempre le stesse cose, compiuti i 60 anni,
Ivano Fossati, con il concerto al teatro Strehler di Milano del 19 marzo 2012, ha
terminato una carriera iniziata nell’ormai lontano 1969. O forse, per meglio dire,
ha chiuso con le esibizioni pubbliche e con i dischi; speriamo non con la musica.

Un po’ dispiaciuto ma, in fondo, ammirato per il coraggio di tale scelta, ho ripreso
in mano il suo libro “Carte da decifrare”, curato da Pietro Cheli ed edito da Einaudi.
Pubblicato nel 2002, in coincidenza dei 50 anni dell’autore, il libro racconta cosa
ci sia dietro le canzoni e, forse, contiene in nuce la scelta, maturata oggi, di lasciare
le scene. A pagina 95, infatti, leggiamo: “C’è soltanto un posto dove si svolge il mio
lavoro che mi sembra privilegiato, che amo e dove mi sento perfettamente a mio agio,
ed è “dietro”. Al pianoforte, quando scrivo, quando stano un’idea e poi ci lavoro attorno.
Quella è la condizione che mi piace, quando sono seduto e sto studiando, sto scrivendo,
allora mi sento perfettamente al mio posto”. Alla luce di queste parole si può prevedere
che Ivano Fossati non abbandonerà il mondo della musica; ne offrirà solo una diversa
interpretazione. Magari continuando a scrivere canzoni per altri, come ha sovente fatto,
da “Pensiero stupendo” di Patty Pravo a “I treni a vapore” di Fiorella Mannoia, per
citare solo due brani fra i più famosi.

Per il coinvolgimento, anche emotivo, del testo e della voce, desidero invece concludere
le mie brevi note ricordando la canzone “Cara democrazia”, contenuta nell’album
“L’Arcangelo”, con la sua tenacemente resistente strofa finale: “Sono giorni duri.
Sono giorni bugiardi. Cara democrazia. Ritorna a casa che non è tardi”.

Cordiali saluti
Massimo Negri – Casalmaggiore (CR)

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