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Caro Oreste Perri basta sbadigli. Ora si deve agire | A.Melega

| Scritto da Redazione
Caro Oreste Perri basta sbadigli. Ora si deve agire | A.Melega

La speranza di cambiamento, ossia nel poter respirare finalmente un po’ d’aria nuova nel Comune della città, attesa da non pochi sostenitori della lista Perri, è stata polverizzata nel nulla. Quando in un sistema non vi è ricambio, quando dietro le quinte ci si mette d’accordo con il “mandarinato” della conservazione, e si utilizza la crisi generale come scusante storica per un quieta non movere, quel tal quadro ambientale si fossilizza inesorabilmente, diventando il paravento per ogni disaffezione, per ogni astensione dalla responsabilità dell’azione e del fare.

Tale condizione statica, occlusiva del ricambio,  diventa fonte e matrice di ogni apatia e di ogni condizione soporifera.  Quando sulle istituzioni si crea tale <<tappo>>, ponendo  impedimenti alla rigenerazione di ogni energia positiva, fattiva e propulsiva, si va a creare l’immagine di una comunità che viene svilita ed ostacolata nel raggiungimento di più alti livelli di condivisione responsabile e di civiltà partecipata. E così facendo si feconda il declino e non certo la crescita, lo sviluppo ed il progresso. Si va a finire, in modo inesorabile,  nella china senza fondo del degrado. In questo clima privo di spinte verso un futuro da costruire con voglia creativa, si porta insomma la comunità ad essere indifesa nel contagio con l’abulia. E la si accompagna verso una demotivazione radicale che giunge persino a creare la giustificazione umiliante che non vi possa essere qualcosa di meglio e di diverso rispetto a ciò che si vive.

Caro Oreste tu sei stato purtroppo, consapevole o no,  il custode di questo <<tappo>> micidiale che induce al sonno delle coscienze. Ora c’è da auspicare che Cremona, questa meravigliosa città millenaria, riesca a far maturare in sé la tensione morale necessaria per liberarsi  da tale morta gora.  Certo - e lo affermo come un appello generale - non è possibile che ciò avvenga per magia. Questa condizione al ribasso può essere modificate solo attraverso l’impegno di donne e uomini responsabili che vogliano spendersi con serietà per un futuro diverso della città. E’ doveroso da parte di tutti pensare veramente alle generazioni che verranno dopo di noi. Perché il futuro è dietro l’angolo. Per questo non possiamo rassegnarci alla favola di una città addormenta che si gira sempre su sé stessa, voltando sempre de galòon (dall’altra parte). Penso proprio che non ci si possa più permettere di sprecare il tempo in sbadigli.  Ora bisogna solo agire.

Agostino Melega

2013-12-12

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