Sabato, 27 aprile 2024 - ore 07.53

(CR) CAPODANNO IN ARTE: LA MADONNA NELLA PITTURA DEI GRANDI MAESTRI

CONFERENZA GRATUITA LUNEDÌ 1 GENNAIO ALLE 17,30 A PALAZZO DUEMIGLIA

| Scritto da Redazione
(CR) CAPODANNO IN ARTE: LA MADONNA NELLA PITTURA DEI GRANDI MAESTRI

(CR) CAPODANNO IN ARTE: LA MADONNA NELLA PITTURA DEI GRANDI MAESTRI. CONFERENZA GRATUITA LUNEDÌ 1 GENNAIO ALLE 17,30 A PALAZZO DUEMIGLIA

 CREMONA. Lunedì, 1 gennaio, alle ore 17,30, il Centro Pinoni offre, nel salone di Palazzo Duemiglia, in Largo Madre Agata Carelli 4, la conferenza gratuita “La Madonna nella pittura dei grandi maestri”. «L’idea di proporre un incontro aperto a tutti – spiega il presidente del sodalizio, Giorgio Denti – il primo giorno dell’anno è quella di proporre la possibilità trascorrere in maniera diversa capodanno, dopo i festeggiamenti della notte di San Silvestro». Interessante è anche la scelta dell’argomento, quello della Vergine Maria, fra i soggetti più ricorrenti e rappresentati nella storia dell'arte. Numerosi artisti hanno dedicato la loro arte a raffigurare questa figura, creando opere che hanno attratto credenti e appassionati.

  A parlare di questo affascinante tema è stato invitato il critico e storico dell’arte Simone Fappanni, che nell’occasione presenterà il libro “Mater mater”, con copertina di Annunciata Cusumano. L’excursus che sarà proposto spazia da opere molto antiche, alcune poco note, a dipinti famosi, come la Madonna del Cardellino di Raffaello Sanzio, caratterizzata dalla dolcezza e dalla serenità che trasmette, grazie alle delicate espressioni dei volti e all'uso sapiente dei colori, e l’Annunciazione di Leonardo da Vinci. 

Quest'ultima è nota per la sua bellezza compositiva e per l'uso magistrale della luce e delle ombre. Fra gli altri esempi, un posto di sicuro primo piano verrà riservato alla Madonna del magnificat di Sandro Botticelli, contrassegnata dalla grazia e dalla delicatezza nei dettagli, tipici dello stile del maestro. Non mancheranno curiosi aneddoti legati a particolari capolavori, come quello legato al “Tondo Doni”, la celebre tempera grassa su tavola di Michelangelo, conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Pare infatti acclarato che il committente esitò a spendere i settanta ducati richiesti per l’acquisto dell’opera, offrendone la metà.

Buonarroti, irritato, rispose che gli avrebbe venduto il quadro soltanto se gli fosse stato corrisposto il doppio. Bastano questi esempi per comprendere quanto sia importante analizzarli per comprenderne la profondità.

 

 

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