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CASSA INTEGRAZIONE: COME FRODARE IL FISCO|S.Denti

| Scritto da Redazione
CASSA INTEGRAZIONE: COME FRODARE IL FISCO|S.Denti

CASSA INTEGRAZIONE: COME FRODARE IL FISCO|S.Denti
E ROTAMARE IL LAVORO E AUMENTARE IL DEBITO ! !
La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) consente al datore di lavoro, nelle ipotesi previste dalla legge, di rifiutare la prestazione dei lavoratori, al contempo venendo liberato dall’obbligo retributivo (e ciò in deroga alla regola generale, secondo cui il rifiuto della prestazione, senza legittimo motivo, comporta comunque il diritto del lavoratore al pagamento della retribuzione):

in questi casi, il lavoratore, sospeso dal lavoro ha solo diritto a un’ integrazione salariale corrisposta dall’INPS.

Il nostro sistema prevede due forme di integrazione salariale:

1. ordinaria

2. straordinaria.

La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO ora ASPI) può essere richiesta dal datore di lavoro a fronte di situazioni aziendali determinate da eventi transitori non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori, come ad es. crisi temporanee di mercato, blocchi di materie prime, divieti di esportazione, terremoti, incendi, furti di materiale, ecc.

Per la concessione della CIGO la legge prevede una procedura di informazione sindacale e dispone, ove la sospensione ecceda le 16 ore alla settimana, la possibilità di richiedere un esame congiunto che verta sulle cause, la durata, l’entità e il numero dei lavoratori interessati. La durata massima della CIGO è di 13 settimane (prorogabili sino a un massimo di 52 settimane).

L’integrazione salariale è concessa dalla sede provinciale dell’Inps, dopo la valutazione positiva di una commissione provinciale.

La Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS ora mini ASPI) può essere richiesta dai datori di lavoro che occupino più di 15 dipendenti (o li abbiano occupati nei 6 mesi precedenti), nei casi di crisi aziendale o di ristrutturazione, riorganizzazione o conversione aziendale.

La durata dell’intervento è di 12 mesi nel caso di crisi aziendale e di 24 mesi negli altri casi, periodo quest’ultimo prorogabile sino a 2 volte per 12 mesi nei casi di maggiore complessità.

Condizione per la concessione dell’intervento in questione è la presentazione di un programma di risanamento e il rispetto della procedura di consultazione sindacale, che prevede l’obbligo di preventiva informazione dei sindacati e, su richiesta, l’esame congiunto. Quest’ultimo vede partecipi anche i funzionari della Direzione Provinciale (o Regionale) del Lavoro e deve avere ad oggetto il programma di risanamento, la durata, il numero dei lavoratori interessati, le misure che si intendono attuare, i criteri di scelta dei lavoratori, le modalità di rotazione ed, eventualmente, le ragioni tecnico-produttive che giustifichino l’esclusione dell’operatività della rotazione.

La CIGS viene concessa con Decreto del Ministro del Lavoro.

Esistono ulteriori forme di intervento a sostegno del reddito, riassunte nella categoria degli ammortizzatori sociali.

Tra queste rientra la cd. cassa integrazione in deroga.

Cassa integrazione in deroga

A fronte della perdurante crisi, Regione Lombardia ha accelerato le autorizzazioni di tutte le domande di cassa integrazione in deroga, utilizzando pienamente le risorse (94,5 milioni di euro) attribuite dal Governo Letta e per liberare le risorse del precedente riparto del Governo Monti, impegnate nelle precedenti decretazioni ma non utilizzate completamente dalle imprese.

Dal 1.1.2013 sono state presentate circa 12.800 richieste di cassa integrazione. Di queste, oltre 3.400 sono state già autorizzate da Regione e sono in pagamento in questi giorni da parte di INPS.

Delle 9400 restanti, tra il 2 e l'8 agosto abbiamo predisposto n. 18 decreti, autorizzando n. 7.823 domande per n. 41.755 lavoratori, per un impegno di spesa pari a euro 188.126.895,50, tenendo conto di un tiraggio (effettivo utilizzo da parte delle imprese che hanno fatto domanda) che ad oggi si attesta sul 38%- 40% di utilizzo effettivo dell'ammortizzatore.

Nella fase di richiesta della Cassa integrazione in deroga, abbiamo verificato che le aziende richiedono più ore di quelle che effettivamente utilizzano. Per assicurare il pieno utilizzo delle risorse, l’accordo quadro, sottoscritto con le parti sociali lo scorso 2 luglio, ha previsto l’obbligo per le aziende di comunicare l’utilizzo effettivo delle ore di cassa integrazione richieste, in modo da superare la differenza tra ore richieste dalle aziende e quelle effettivamente utilizzate.

D'intesa con il Ministero del Lavoro e con la stessa INPS, Regione ha scelto di adottare un sistema di decretazione con un OVERBOOKING controllato, che permetterà di approvare le autorizzazioni tenendo conto delle ore effettivamente utilizzate dalle aziende. In questo modo il Ministero del Lavoro e INPS potranno assicurare l’indennità ad  un’ulteriore significativa quote di lavoratori, per un ammontare pari alla differenza tra quanto richiesto dalle imprese e quanto effettivamente utilizzato. Grazie a questa modalità tecnica di controllo della spesa abbiamo potuto fare decreti per 188 milioni di euro a fronte dell'ultimo riparto delle risorse del Governo Letta pari a 94,5 milioni.

Ora al di là delle affermazioni di alcuni personaggi Governativi di ripresa (Letta, Saccomanni e Visco), CHE NON ESISTE, il numero di Lavoratori che sono in Cassa Integrazione e di circa 550.000= e sono in aumento per raggiungere il massimo del 2010 ben 580.000= moltiplicato per una media pro-capite di €. 1.000,00 al mese , è pari ad un importo generale mensile di €. 550.000.000= che moltiplicato per 12 mesi significa 5,5 MILIARDI  di €uro, Inoltre non ci sono Entrate nel Fisco e INPS dalle Aziende-Imprese Cassaintegrate, così da raggiungere un deficit di ben 7 MILIARDI di DEBITO.
Ma questi Soldi quei magnifici TRE dove vanno a prenderli ?

No nel dimezzamento delle accise sulle Assicurazioni Vita, No IMU sulle case di lusso,  Ma nel DEBITO PUBBLICO, COME FACEVANO, ai loro tempi  Fanfani ed Andreotti ! ! Cosa è cambiato in  ITALIA ?  N U L L A ! ! !

Sergio  Denti

03/09/2013

 

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