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Cgil-Cisl-Uil. Lavori usuranti.

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Cgil-Cisl-Uil. Lavori usuranti.

Cgil-Cisl-Uil. Lavori usuranti. Attuazione della legge delega in materia di lavori usuranti: osservazioni di Cgil, Cisl e Uil allo schema di decreto legislativo già a suo tempo adottato dal Consiglio dei Ministri il 19 marzo 2008.
Cgil, Cisl e Uil ritengono particolarmente importante che venga adottata nel nostro ordinamento, per la prima volta in modo strutturale, una disciplina organica dei benefici pensionistici concessi a taluni lavoratori che abbiano svolto attività di lavoro particolarmente usuranti.
Cgil, Cisl e Uil ritengono positiva la volontà espressa dal Ministero del lavoro nel corso dell’incontro del 25 gennaio u.s. di prendere a riferimento lo schema di decreto legislativo adottato dal Governo nel marzo del 2008 ma mai emanato definitivamente a causa dell’interruzione anticipata della legislatura.
Cgil, Cisl e Uil al tempo stesso ribadiscono alcune richieste, finalizzate a rendere il testo del provvedimento maggiormente conforme agli obiettivi della legge 247/07:
? l’indicazione che l’accesso al beneficio possa avvenire, nella fase transitoria, avendo effettuato l’attività particolarmente usurante per la metà dell’intera vita lavorativa o, alternativamente, per sette anni negli ultimi 10;
? l’eliminazione di ogni eventuale vincolo che leghi il diritto al beneficio alla condizione dello svolgimento dell’attività usurante nell’anno precedente la decorrenza della pensione);
? il riconoscimento della disponibilità - e non della reperibilità - notturna sul luogo di lavoro come lavoro notturno a tutti gli effetti, come affermato da diverse sentenze della Corte di Giustizia Europea
? un’indicazione del numero di giorni lavorati nel periodo notturno e del corrispondente riferimento in termini di ore lavorate che tenga conto dell’attuale organizzazione del lavoro e delle previsioni formulate dalla contrattazione collettiva, salvaguardando i lavoratori che abitualmente svolgono durante il periodo notturno almeno una parte del loro orario di lavoro. In particolare, Cgil, Cisl e Uil chiedono che il numero minimo delle
64 notti all’anno effettuate nel periodo notturno, per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009, venga espresso anche in termini di ore lavorate (384 corrispondenti a 64 giorni per 6 ore di lavoro giornaliere convenzionali). Il riferimento ai 64 giorni lavorativi effettuati nel periodo notturno rappresenta, infatti, una soglia equa ed irrinunciabile che non può essere aumentata per il fatto che, altrimenti, si escluderebbero dai benefici la maggior parte dei lavoratori e delle lavoratrici che svolgono la propria attività su turni di lavoro avvicendati. L’indicazione delle 384 ore lavorate, in aggiunta al riferimento del numero di giornate minime di lavoro effettuate nel periodo notturno, consentirebbe infatti di ampliare l’area dei beneficiari con riferimento ad alcune tipologie di lavoro particolarmente faticose e pesanti che altrimenti verrebbero esclusi, pur svolgendo nel periodo notturno un numero di ore mediamente più lungo rispetto ad altri settori. In considerazione di queste premesse chiediamo che possano essere ammessi ai benefici sia pure ridotti i lavoratori che svolgano nel periodo notturno la loro attività di lavoro per almeno 64 giorni l’anno o 384 ore all’anno nel periodo notturno.

Le tipologie di lavoro e le modalità di svolgimento delle mansioni ammesse ai benefici non sono certo esaustive dell’insieme dei lavori particolarmente faticosi e pesanti. Per questi motivi, pur prendendo atto dei vincoli di spesa già previsti dalla legge 247/07, Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo di formulare, già nel testo del nuovo schema di decreto legislativo, un impegno a sostenere la contrattazione collettiva e la bilateralità nel prevedere forme integrative di solidarietà a beneficio dei lavoratori e dei settori che attualmente non rientrano nelle agevolazioni previste dalla legge .
Le richieste che Cgil, Cisl e Uil avanzano tengono anche conto dei maggiori risparmi ottenuti a seguito del differimento dell’attuazione della delega.
p. la Cgil p. la Cisl p. la Uil
I Segretari confederali
(Vera Lamonica) (Maurizio Petriccioli) (Domenico Proietti)

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