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CNA FITA: autotrasporti si ai controlli ma non solo sulla strada

| Scritto da Redazione
CNA FITA: autotrasporti si ai controlli ma non solo sulla strada

Il Presidente provinciale Francesco Ferruggia e il responsabile regionale Adriano Bruneri commentano le azioni di controllo sui Tir.
Cremona 13 settembre 2013 – Non possiamo che congratularci con le forze dell’ordine, in particolare con Polizia Stradale e Polizia Locale Cremonese, per le operazioni di controllo effettuate negli ultimi tempi tutte tendenti a reprimere le illegalità nel settore del trasporto merci.
Premesso che l’autotrasporto è uno sei settori dell’impresa tra i più professionalizzati, non sentiamo però il bisogno di essere richiamati continuamente al dovere del rispetto delle regole perché è ciò che perseguiamo da sempre ed è ciò che invochiamo in continuazione.

Desideriamo richiamare due concetti importanti:
1- la necessità di maggiori controlli mirati a colpire le sacche di illegalità
2- il rispetto delle regole da parte di tutti i soggetti della filiera del trasporto.

Sul primo aspetto, mentre appare doveroso e corretto sanzionare che viola le regole del codice della strada, e su ciò dobbiamo dare atto ai rappresentanti della sicurezza del nostro territorio di aver svolto un egregio lavoro condito da un sano senso della realtà, appare certamente insufficiente il controllo effettuato su tutta la filiera del trasporto.Bene dunque colpire chi “tarocca” il cronotachigrafo ma sarebbe altrettanto giusto approfondire l’indagine e chiedere ai conducenti quale tipo di istruzione hanno ricevuto per eseguire quel trasporto (peraltro obbligatoria) e sapere se non sia stato il committente del trasporto a non assicurarsi che quel veicolo fosse idonei ad eseguire il trasporto (anche questo è obbligatorio).

Sul secondo aspetto,qualche responsabilità l’ha anche la committenza che spesso fa eseguire,o commissiona, trasporti solo ed esclusivamente sulla base del minor prezzo praticato senza chiedersi come sia possibile eseguire un trasporto non remunerando nemmeno i costi vivi sostenuti.

Così come sempre più spesso appare normale il ricorso ad imprese che non sono in regola con le leggi sul cabotaggio stradale o che “impiegano” personale non in regola (si sappia a tal fine che agenzie interinali rumene o italiano/rumene propongono lavoratori con costi del lavoro inferiori anche di 20mila euro annui per dipendente o anche propongono di licenziare i dipendenti italiani per fornire mano d’opera a costi inferiori)

Noi siamo ostinatamente convinti che sicurezza e la legalità siano il nostro cavallo di battaglia; per uscire dalla crisi servono regole, poche ma certe, rispettate da tutti, committenza compresa.

Il permanere di una situazione tale sta creando gravi disagi e danni alle nostre aziende soprattutto dove i fenomeni di uso di personale non in regola, esercizio abusivo di attività di autotrasporto, il non rispetto delle norme sull’impiego, L’evasione contributiva INPS, evasione fiscale, uso illegittimo di veicoli non autorizzati, sono diventati la discriminante per la competitività.

Questi a nostro parere non sono comportamenti compatibili con l’esercizio di una sana competizione industriale, e in un momento di grande difficoltà per il settore dell’autotrasporto professionale, sono ancor più gravi per i rischi che arrecano in tema di sicurezza sulla strada. Avanti con i controlli ma non solo quelli sulla strada.

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