Domenica, 28 aprile 2024 - ore 15.45

Come mai non è ancora esplosa una rivoluzione sociale? | A.De Porti

LA GENTE SI STA MERAVIGLIANDO E SI CHIEDE COME MAI NON SIA ANCORA ESPLOSA UNA RIVOLUZIONE SOCIALE

| Scritto da Redazione
Come mai non è ancora esplosa una rivoluzione sociale? | A.De Porti

Il quadro politico  - è superfluo descriverlo -  è allo sbando. Resta in piedi solo perché ci nascondiamo dietro ad un dito, ma oggi non c’è più nulla che funzioni non dico a dovere (che sarebbe cosa impensabile) , ma neanche con riferimento a quel minimo necessario che il popolo delle persone oneste  avrebbe quanto meno la speranza di attendersi.  Ieri, in un momento di rabbia mista a sconforto, ho ricordato le parole di  Giorgio Bocca che chiedeva di “epurare” nello Stato, nei partiti, nelle istituzioni, nelle professioni, tutte le mele marce, istituendo un collegio di personalità (non i saggi di Napolitano) autorevoli ed al di sopra di ogni sospetto, al quale demandare di giudicare le responsabilità politiche e morali di questi personaggi: una pronuncia perfino anche senza sanzioni, ma pur sempre una damnatio memoriae a perenne gogna e soprattutto a interdizione morale dalla gestione politica, che è quello che più conta al di là di condanne da parte della magistratura a pene che comunque non sarebbero mai scontate, come anche oggi abbiamo sotto gli occhi per il signor B. e vari altri compagni di merenda , ecc.ecc.Ma tutto ciò non è possibile in quanto per disgregare, sciogliere gli intrallazzi delle istituzioni, ci vorrebbe una mano forte, una specie di dittatura che, al di là della sua spregevole ed inconcepibile fisionomia, forse si attaglierebbe giusta per il nostro Paese che ormai non ha più nulla da dire. Ci siamo avvicinati a questa  attraverso un…”dittatorello”  di nome Matteo Renzi, il quale, pur mostrando il “muso duro” nelle sue enunciazioni,  è consapevole della sua negativa potenziale azione in termini di risultati, a meno che, come sta per fare, non apra una “mangiatoia” comune: tutti dentro, come ai tempi di Craxi, personaggio che ha fatto scuola anche nei giorni nostri (Mose docet ed anche Expo), è difficile anche iniziare.Dura prova quella di Renzi a cui andrebbe anche un qualche incoraggiamento per proseguire, ma sono i fatti, la situazione economica, la conflittualità sociale latente ed in grave ascesa, che lo faranno desistere: non bastano la bella presenza, la determinazione quasi teatrale, il muso duro di fronte al suo stesso partito, ai sindacati, alle varie controparti, per diminuire il debito pubblico che – ahimè -  sta ancora crescendo, ma è assolutamente necessario imporre misure forti per mettere in circolo quella finanza nascosta da parte di abili sfruttatori del bene comune; e ciò, al fine di creare nuovi posti di lavoro  L’euro, anche se è stato un toccasana per il nostro paese, ha determinato grossi guai:  ha favorito tanti disonesti imprenditori a danno dei portatori di reddito fisso, come impiegati, operai, pensionati ecc..: i primi hanno potuto raddoppiare i prezzi, i secondi sono stati costretti a vivere con lo stesso stipendio anti-euro !Propongo al governo di ritoccare fortemente in meno l’Irpef  a favore dei portatori di reddito fisso perché, così facendo, si farebbe recuperare loro qualcosa rispetto a quanto è stato loro illegalmente sottratto  (con parità fasulle) e, nello stesso, verrebbe immesso in circolo una buona quantità di denaro liquido che creerebbe produzione e sviluppo.Ma chi ha il coraggio di fare questo ? Renzi, certamente no. A meno che, come detto dianzi, non decida di ricreare inciuci vari che, alla fin fine, determinerebbero un “déjà vu”.

ARNALDO DE PORTI. 

853 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria