Come se non bastassero treni fatiscenti e vagoni indecenti, a complicare la già difficile esistenza dei pendolari della tratta Cremona Milano (Via Treviglio), ci si mette pure un contratto di lavoro alla rovescia.
Con il contratto che Trenord ha adottato dal 2012, chi conduce treni che fanno ritardi guadagna più di chi arriva puntuale. Ma non solo: se i treni puntuali arrivano in anticipo, il macchinista addirittura ci rimette!
Quest’idea della paga proporzionale al minutaggio, oltre a poter essere perfino penalizzante per i conducenti più efficienti, snatura l’obiettivo della puntualità, cosa essenziale per tanti pendolari.
Ebbene si, sembra una barzelletta, ma sono gli stessi macchinisti a confermare questa assurdità
Una beffa nella beffa, sia per i pendolari esasperati che per i macchinisti messi l'uno contro l'altro.
Una guerra tra poveri dove tutti ci perdono.
Per far luce sulla questione e sollecitare un intervento ho chiesto conto di questa assurda incoerenza all’azionista di maggioranza, quel Ministero dell’Economia i cui soldi sono le tasse di tutti.
In sintesi il quesito è il seguente: è possibile che i ritardi dei treni della Lombardia che condizionano così pesantemente la vita di tanti studenti e lavoratori possano dipendere non da guasti e difetti infrastrutturali, ma da un folle contratto ‘alla rovescia?’
Ufficio Stampa del Deputato Cittadino
Danilo Toninelli M5S (Cremona)