CONVEGNO 4 MAGGIO A SAN GIOVANNI IN CROCE “POSSIAMO EVITARE IL CONFLITTO NUCLEARE?”
Nel 60° anniversario della pubblicazione dell’enciclica “Pacem in Terris” di Papa Giovanni XXIII, avvenuta l’11 aprile del 1963, a pochi mesi dalla famosa crisi dei missili di Cuba che portò il mondo sull’orlo della catastrofe nucleare, sembra che la Storia riavvolga il nastro e ci porÆÂ a rivivere quei momenÆÂ di angoscia ed inquietudine, mentre il famoso orologio dell’apocalisse (strumento simbolico creato da un gruppo di scienziaÆÂ per misurare l’avvicinarsi della fine del mondo) segna oggi i 90 secondi dalla fine…
Di questo e di molto altro si parlerà durante il Convegno dal ÆÂtolo “POSSIAMO EVITARE IL CONFLITTO NUCLEARE? Nuovi percorsi e prospeÆ«ve per il disarmo nucleare” che avrà luogo GIOVEDI 4 MAGGIO alle ore 20.45 presso il Salone dell’Oratorio di San Giovanni In Croce, promosso da TAVOLA DELLA PACE OGLIO PO e COMUNITA’ LAUDATO SI OGLIO PO con la collaborazione dell’Unità Pastorale “Mons.Antonio Barosi” (che ringraziamo) e l’adesione della Comunità Laudato Si e Pax ChrisÆ di Cremona, l’Associazione “NOI AMBIENTE SALUTE” di Viadana e il Circolo ARCI di Gussola.
Interverranno relatori di grande spessore, reduci da un convegno di due giorni organizzato dai Padri Comboniani di Venegono (VA) sui temi della pace: JEAN TOSCHI MARAZZANI, giornalista ed autrice di diversi libri sui confliÆ« ed aÆ«vista della Campagna “Fuori l’Italia dalla Guerra” PATRICK BOYLAN, giornalista di poliÆÂca internazionale, autore e già docente di inglese per la comunicazione interculturale all’Università Roma Tre, co-fondatore della Rete No War e degli Statunitensi per la Pace e la GiusÆÂzia ELIO PAGANI, che svolgerà il compito di moderatore della serata, è Presidente del Centro di Documentazione “Abbasso la guerra OdV” di Venegono (VA) ed aÆ«vista di Pax ChrisÆ e del Forum Contro la Guerra. Stante il clima di allarme causato dalla guerra in corso nel cuore dell’Europa, con conÆÂnue minacce più o meno esplicite o allusive circa il ricorso alle armi nucleari, al punto da far temere una banalizzazione dei rischi connessi, tale da screditare qualsiasi idea di deterrenza, ci si chiede sempre più spesso se davvero noi ciÆ©adini siamo costreÆ« ad assistere inermi ed inerÆ ad una potenziale catastrofe oppure se ci siano strategie e strumenÆ per reagire e quali siano, ed è questo precisamente l’obieÆ«vo di questo convegno, esplicitato nel soÆ©oÆÂtolo: scoprire nuovi percorsi e prospeÆ«ve per il disarmo nucleare.
Come ebbe a dire Papa Giovanni XXIII, sono tuÆ« invitaÆ a diventare arÆÂgiani di pace, ma in parÆÂcolare coloro che hanno responsabilità di governo (a vario ÆÂtolo), affinché facciano tuÆ©o quanto in loro potere per salvaguardare la pace e la vita sulla terra. Ecco perché rivolgiamo un pressante invito a ciÆ©adini, educatori ed amministratori affinché colgano questa straordinaria occasione, poiché, come recita il moÆ©o di Amnesty InternaÆÂonal “E’ meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”.