Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 03.03

(CR) Campus Politecnico I’intervista a Gabriele Maucione

Laureato in Music and Acoustic Engineering orientamento Music lo scorso 21 dicembre

| Scritto da Redazione
 (CR) Campus Politecnico I’intervista a Gabriele Maucione

 (CR) Campus Politecnico I’intervista a Gabriele Maucione

Laureato in Music and Acoustic Engineering orientamento Music lo scorso 21 dicembre

Ciao Gabriele,

complimenti per questo traguardo raggiunto!

  1. Quali sono le motivazioni che ti hanno portato a scegliere il Corso di Laurea Magistrale in Music and Acoustic Engineering e come mail l’orientamento Music?

“Sono sempre stato un appassionato di musica e tutt'ora sono attivo in vari progetti musicali, compreso quello delle canzoni che scrivo. Ciononostante, dopo il liceo ho intrapreso il percorso di ingegneria elettronica, forse perché più canonico di quello musicale. Ho vissuto e concluso quella triennale con non poco spirito di dubbio, chiedendomi se fosse la strada giusta per me. Quando, subito dopo, ho visto online il corso Music & Acoustic Engineering, ci ho trovato una conciliazione stimolante del mondo musicale con le competenze ingegneristiche già parzialmente acquisite. Il track di Music mi è sembrato più affine ai miei interessi in quanto quasi vicino al mondo della produzione musicale, guardando in dettaglio ai problemi delle tecnologie utilizzate dai musicisti.”

 

  1. Hai superato gli esami con esiti sempre ottimi, qual è il segreto per superare (brillantemente) gli esami?

    “Penso che alla fine le due cose che contano siano impegnarsi e godersi lo studio, nel senso di appassionarsi a ciò che si studia, trovare il motivo per cui ci interessa. Per il resto, sicuramente non c'è un vero e proprio segreto, del resto tanti fattori possono influenzare la media di una carriera accademica: vedasi il caso, o il tempo che ci si mette a completare un piano di studi (io per esempio sono andato con relativa calma). Comunque, per come la vedo i voti non sono la cosa più importante da rivendicare al termine di un percorso di studi.”

 

  1. Ti sentiresti di consigliare il tuo percorso di studi? Ed eventualmente perché?

“Sicuramente sì, il corso di Music & Acoustic Engineering come ho detto si pone a metà strada tra il settore creativo e quello tecnico, risultando una valida alternativa sia per i musicisti un po' nerd che vogliono guardare nelle viscere del discorso musicale dal punto di vista fisico, elettronico ed informatico, sia per gli ingegneri appassionati di musica che vogliono applicare le loro competenze a fini creativi. Di conseguenza, le persone che vi si possono incontrare sono estremamente variegate e lo scambio umano che ciò comporta costituisce un'ulteriore ricchezza del corso (così come, del resto, un po' di tutto il Politecnico).”

 

  1. Su quale tema hai sviluppato la tua tesi? Vuoi parlarcene brevemente?

“La mia tesi consiste in uno studio percettivo sulla complessità ritmica. Una chiara definizione di questo argomento sarebbe utile per poter descrivere meglio i file audio nelle varie applicazioni che classificano o selezionano le tracce audio sulla base di una loro descrizione a basso livello (sono diffusissime, da Spotify a Google). Gli studi su quest'argomento presenti in letteratura ignorano alcuni dei fattori più importanti nel fenomeno dell'ascolto, come la dinamica (volgarmente, il volume). Il mio studio indaga come la dinamica degli accenti in un ritmo influenza la complessità che percepirebbe un ascoltatore, sia nel caso di semplici ritmi monofonici (una sola percussione) che con vere e proprie tracce di batteria polifoniche. Due test percettivi sono stati realizzati allo scopo di indagare la complessità ritmica riscontrata dagli ascoltatori al variare dell'intensità degli accenti, e i risultati dei test sono stati usati per validare alcune delle metriche più diffuse in letteratura, le quali non considerano la dinamica degli accenti per il calcolo della complessità.”

 

  1. Quali sono le tue aspirazioni per il futuro?

“Onestamente non lo so ancora. Le strade che offre questo percorso sono molteplici, e a me farebbe piacere sia sfruttare le competenze acquisite per contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie utili in ambito creativo che continuare a coltivare il mio personale progetto musicale.”

 

  1. Ti salutiamo chiedendoti se c'è un momento particolarmente significativo di questi anni di magistrale che ricordi con piacere e che vuoi condividere.

“Per quanto affascinanti le lezioni (dalle aule del politecnico, a quelle del conservatorio, agli studi di registrazione, ai laboratori) il politecnico è stato formativo anche nei momenti extra didattici, e sono forse quelli che ricordo con maggiore affetto. I concerti, le masterclass e i talk organizzati dal professore Sarti, l'associazionismo universitario che crea momenti di condivisione anche dopo le ore di lezione, il contesto umano che il politecnico tutto incoraggia a vivere assieme a quello scolastico sono state grandi ricchezze. In particolare, è stato bello impegnarsi attivamente assieme ad altri ragazzi per l'organizzazione dei concerti di Natale e di primavera dell'associazione studentesca Polifonia, di cui sono stato anche direttore artistico. Un saluto a tutti i miei amici polifonici!”

 

Grazie e ancora congratulazioni! In bocca al lupo per la tua carriera futura!

 

Fonte: relazioni media-cremona campus Politecnico

557 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online