Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 13.46

(CR) Pianeta Migranti. I candidati alle elezioni dicano no all’approccio emergenziale

In un documento indicano ai candidati di tutti i partiti sette misure urgenti e necessarie da attuare nella prossima legislatura la questione migratoria

| Scritto da Redazione
(CR) Pianeta Migranti. I candidati alle elezioni dicano no all’approccio emergenziale

(CR) Pianeta Migranti. I candidati alle elezioni dicano no all’approccio emergenziale

Il Tavolo Asilo e Immigrazione presenta ai partiti impegnati nella campagna elettorale sette punti per affrontare le questioni più urgenti.

 Fanno parte del Tavolo Asilo: A Buon Diritto, Acat Italia, ACLI, ActionAid, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cies, Cgil, Cnca, Comunità Papa Giovanni XXIII, CoNNGI, Emergency, Europasilo, Focus Casa dei Diritti Sociali, Medici del Mondo Italia, Movimento Italiani Senza Cittadinanza, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia, Refugees Welcome Italia, Senzaconfine, Simm, Uil, Unire.

In un documento indicano ai candidati di tutti i partiti sette misure urgenti e necessarie (riportate qui in sintesi) da attuare nella prossima legislatura per affrontare la questione migratoria in modo strutturale e non emergenziale.

  • Rapporto tra persone straniere e Pubblica Amministrazione

“Ferma restando la necessità per il Viminale di effettuare i controlli in materia di sicurezza, proponiamo che in materia di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno si trasferiscano le competenze, e le relative risorse, dalle questure agli enti locali, consentendo una relazione di prossimità con la pubblica amministrazione e alleggerendo in questo modo il carico del personale prefettizio e di polizia.”

  • Canali di ingresso legali e presenza regolare sul territorio

Il Tavolo chiede di “modificare la norma che regola l’ingresso in Italia di persone straniere, seguendo il modello di incontro tra domanda e offerta proposto dalla legge di iniziativa popolare ‘Ero Straniero’. Propone la reintroduzione della figura dello sponsor, e un meccanismo di regolarizzazione permanente su base individuale, per chi è sul territorio nazionale e dimostra di aver ricevuto una proposta di lavoro regolare o il buon esito del percorso di integrazione”.

  • Cittadinanza e diritto di voto

Il Tavolo chiede la riforma della legge n.91 del 1992 che consenta un accesso più semplice alla cittadinanza italiana sia per gli adulti che per i minorenni, cancellando ogni discrezionalità da parte della pubblica amministrazione. Chiede per gli stranieri regolarmente presenti da almeno 5 anni, la partecipazione al voto amministrativo, attraverso la ratifica del capitolo C della Convenzione di Strasburgo sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica.

  • Accesso alla procedura di protezione internazionale e gestione delle frontiere esterne e interne all’Unione Europea

Poiché il diritto d’asilo è diventato, per volontà dei governi, l’unica via d’accesso all’Europa, è necessario renderlo effettivo, impedendo di delegare ai paesi terzi l’esame delle richieste di protezione e accoglienza dei richiedenti, ed evitando di rendere l’accesso alla procedura di protezione nel nostro paese sempre più difficile.

Sono del tutto sbagliate e pericolose le politiche di esternalizzazione delle frontiere. Va abolito il  Memorandum Italia-Libia, il finanziamento alla Guardia Costiera libica e ogni altro sostegno a governi e milizie che, in dispregio dei diritti umani e delle norme internazionali, svolgono azioni di contenimento inumani e degradanti.

  • Riforma del sistema di accoglienza

Va riformato il sistema d’accoglienza per richiedenti asilo e titolari di protezione verso un sistema unitario basato sul SAI, superando la frammentazione e la differenza di servizi erogati e inserendo l’accoglienza nella rete dei servizi stabilmente erogati dal sistema di welfare locale.

  • Detenzione amministrativa ed espulsione

La legge sulla detenzione amministrativa per l’espulsione degli stranieri irregolari è inefficace e illegale. I CPR vanno chiusi, e implementare misure alternative alla detenzione. Va rivista la normativa sulle espulsioni, limitando il ricorso a tale provvedimento e garantendo che siano sempre sottoposti al Parlamento gli accordi di riammissione con i paesi terzi.

  • Riforma dell’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali, UNAR

“Va introdotto il principio di autonomia previsto dalla Direttiva Europea come per tutti gli altri uffici di garanzia previsti dalla legge”.

 

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