Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 20.49

Cremona Pianeta Migranti. Lettera alla tribù bianca

Un libro di padre Alex Zanotelli edito da Feltrinelli

| Scritto da Redazione
Cremona Pianeta Migranti. Lettera alla tribù bianca

Cremona Pianeta Migranti. Lettera alla tribù bianca

Un libro di padre Alex Zanotelli edito da Feltrinelli

 Padre Alex Zanotelli nasce a Livo (Trento) nel 1938, completa i suoi studi a Cincinnati (Usa) e, nel 1964, viene ordinato sacerdote. Parte come missionario comboniano per il Sudan, restandovi dal 1965 al 1978. Dal 1978 al 1987 è direttore della rivista “Nigrizia”. Dal 1994 al 2002 vive a Korogocho, una delle infinite baraccopoli di Nairobi. Dall’aprile 2002 è stabilmente in Italia. Con Feltrinelli ha pubblicato Korogocho. Alla scuola dei poveri nel 2003.

Alex Zanotelli è stato inviato in Italia dai baraccati di Korogocho a “convertire la sua tribù bianca”.

Il mondo “bianco” è attraversato ogni giorno da chi fugge dalla fame, dalle guerre e dai disastri climatici: frutto amaro di un sistema economico, finanziario e militarizzato iniquo.

Il Mediterraneo, ormai, è diventato il cimitero dei “volti scuri”.

La tribù bianca si difende con muri, fili spinati e polizia. L’egoismo, eretto a sistema, che pervade la nostra società e la nostra cultura sta devastando la Terra e gli altri popoli, devasterà anche noi stessi. Abbiamo perso l’empatia?

“Questo rifiuto dell’‘altro’,” scrive Zanotelli, “impoverito ed emarginato, sottintende un razzismo strisciante che pervade la tribù bianca.” Un razzismo cavalcato dall’estrema destra, nel quale l’eresia del suprematismo bianco trova le sue radici.

La rapida espansione dell’estremismo di destra, anche in Italia, è forse il segno della non-coscienza di essere parte della tribù bianca e della rimozione del nostro colonialismo in Africa?

Zanotelli getta luce su un intero sistema fatto di disuguaglianze, di diritti negati e di disimpegno nei confronti di una crisi climatica che coincide sempre più con un atto di violenza globale. Ma indica anche una via di speranza: è possibile incamminarsi per la strada di “un’umanità plurale”, che comincia con l’accoglienza dell’“altro”, ricco per me perché diverso da me.

“Obbediente ai baraccati di Korogocho, vorrei lanciare un messaggio al cuore di chi appartiene alla mia tribù bianca perché si converta.”

Una lettera rivolta a tutti noi, affinché troviamo il coraggio di reinventare un mondo più umano e plurale.

 

 

847 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online