Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 13.07

Crema Matteo Piloni Presenta la delibera di indirizzo per la gara di illuminazione pubblica

Indirizzi in merito alla predisposizione ed adozione degli atti prodromici alla riorganizzazione e nuovo affidamento del servizio La delibera di questa sera rientra pienamente nel percorso di razionalizzazione delle società partecipate che la nostra amministrazione ha intrapreso con la delibera del 19 marzo del 2013.

| Scritto da Redazione
Crema  Matteo Piloni Presenta  la delibera di indirizzo per la gara di illuminazione pubblica

Dopo l’affidamento per la gestione della piscina, partita lo scorso 1° novembre,  e la gara per la nuova gestione dei parcheggi, i cui lavori partiranno il prossimo 1° luglio, l’ultimo servizio rimasto “in pancia” a Scs servizi locali, società soggetta al piano di razionalizzazione, è quello della Pubblica Illuminazione.

Un tema complesso che, dopo l’approvazione del Paes (il piano di azione dell’energia sostenibile), ha visto la nostra amministrazione approvare il Pric (il piano di regolamentazione dell’illuminazione comunale), tracciando i contenuti e gli obiettivi verso i quali si muoverà il  nuovo servizio.

Durante l’approvazione del Pric, erano tre i termini che avevo portato alla vostra attenzione e che qui ricordo: la sicurezza; l’inquinamento; il risparmio energetico.

A questi vanno aggiunti oggi due altri termini: la riqualificazione energetica e il risparmio economico a vantaggio del Comune.

Il risparmio economico Con questo bando si potrà vedere riqualificata la totalità dei punti luce presenti in città, con le nuove forme di illuminazione tecnologica presenti sul mercato, che daranno davvero un nuovo volto alla città e a  quartieri. Oggi il Comune paga più di 1.300.000 euro per la manutenzione, la fornitura e l’ammortamento. Il progetto (che ha un costo stimato di 3.4000mila euro), e il bando, prevedono un canone annuo di 1.139mila euro, che porterà al Comune un risparmio annuo di più di 180mila euro, che in 15 anni, tale è la durata del contratto, supera i due milioni e mezzo di euro. Come base di partenza. Infatti chi parteciperà al bando potrà solo contribuire ad aumentare questo risparmio. Una quota di questo risparmio sarà da noi utilizzato per la gestione della videosorveglianza, di cui parlerò più avanti.

Il primo obiettivo raggiunto: la proprietà dei pali Ad oggi la nostra amministrazione ha già raggiunto un primo importante obiettivo, che riguarda la proprietà dei pali. Con deliberazione n. 2016/00183, del 7.4.2016, la Giunta ha stabilito di procedere alla dichiarazione di avvenuta acquisizione della proprietà degli impianti di di Enel Sole s.r.l., con riserva di determinare gli aspetti economici del suddetto trasferimento a seguito dell’approvazione della perizia di riscatto e dell’espletamento delle procedure di definizione di tali eventuali spettanze ai sensi dell’art. 24, R.D. 2578/1925. Questo è già un primo obiettivo raggiunto, rientrando nella piena proprietà di tutti i punti luce presenti in città.

Procedura di gara La procedura di gara sarà esperita da S.C.R.P. S.p.A. su incarico del Comune di Crema, che con deliberazione di Giunta del 7 aprile scorsole ha delegato la funzione di centrale di committenza. Dopo l’approvazione degli esiti della gara e dell’aggiudicazione definitiva da parte del Comune, l’Amministrazione procederà alla sottoscrizione del contratto di servizio con l’aggiudicatario.

I contenuti  Per quanto riguarda i contenuti della gara, che comprende anche la fornitura elettrica, questi non riguarderanno esclusivamente la riqualificazione dei punti luce, ma anche la predisposizione dei punti luce a supporto di cd. “servizi smart city”, ed in specie la fornitura e posa di telecamere di videosorveglianza e dell’anello di rete in fibra ottica per il collegamento alla già esistente rete dei punti ove saranno posizionati altri apparati tecnologici preordinati all’erogazione di “servizi smart city”. Il finanziamento dei lavori, prestazioni e forniture necessarie per l’espletamento del servizio sono a totale carico del gestore, il quale percepirà dal Comune un canone. Questo è un altro passaggio importante, perché oltre ad ottenere un risparmi economico sulla gestione del servizio, oltre ad ottenere la riqualificazione di tutto l’impianto d’illuminazione della città, al gestore chiediamo la posa e la fornitura di 30 impianti di video sorveglianza, che si aggiungono a quelli già presenti sul territorio, a 28 varchi elettronici, agli ingressi e alle uscite della città, all’illuminazione particolare di cinque luoghi particolarmente caratteristici della città (abbiamo pensato alle due porte e ai parchi), all’inserimento di quattro antenne per la rilevazione della qualità dell’aria (Una vicino all'ospedale; una vicino alla stazione quindi in centro e vicino alla ferrovia; una in campagna, zona mosi; la quarta sulla via Milano) e infine alla fibra ottica di collegamento con quella già esistente. La nostra volontà riguarda tutta l’illuminazione della città, ovviamente, con un occhio particolare ai quartieri. Insieme alla riqualificazione, infatti, la volontà di aumentare il numero di videocamere in città va proprio in questa direzione. Per questi motivi abbiamo incontrato le forze dell’ordine nelle scorse settimane, dopo la commissione del 7 aprile scorso dove abbiamo illustrato il progetto, oltre che per presentare il progetto soprattutto per raccogliere suggerimenti circa il posizionamento dei varchi e delle videocamere. Incontri molto positivi, che ci hanno permesso di avere un quadro molto preciso e dettagliato sul loro posizionamento nei quartieri della città. Ma la nostra intenzione non è solo quella di “posizionare” nuove telecamere, bensì di migliorare il servizio di videosorveglianza. Per questo motivo utilizzeremo una parte del risparmio ottenuto nella gestione di questa rete di videosorveglianza, con un servizio ad hoc in stretta relzione co n le forze dell’ordine.

Punteggi previsti nel bando Per ottenere tutto quanto previsto nel capitolato, i punteggi sui quali abbiamo ragionato sono stati suddivisi in questo modo: alla proposta tecnico-qualitativa è attribuibile un massimo di 40 punti su 100. All’offerta economica sono assegnabili, al massimo, 60 punti su 100. Per mantenere alto il livello qualitativo, non saranno presi in considerazione le proposte dei concorrenti le cui offerte tecnico-qualitative non abbiano superato la soglia di sbarramento di 20 punti tecnico-qualitativi. Nello specifico prevediamo fino a 12 punti per l’efficientamento dei corpi illuminanti, all’interno del quale sarà valutato anche il mino consumo di energia. Nel bando è inserita anche la proposta di illuminazione “artistica” di un numero fino a 5 monumenti non già oggetto di tale modalità di illuminazione, per la quale sono previsti 8 punti. Sono previste anche le proposte relative all’implementazione di un sistema di telegestione e/o telecontrollo dell’impianto di pubblica illuminazione, per un punteggio massimo di 6 punti, mentre la garanzia dei corpi illuminanti aggiuntiva rispetto a quella minima di legge ha un massimo di cinque punti, così come le migliorie al progetto definitivo a base di gara. Infine per la sostituzione dei sensori di rilevazione CO2, già contemplati dal progetto a base di gara, con centraline di rilevazione della qualità dell’aria è previsto un massimo di quattro punti. Per quanto riguarda il CRITERIO ECONOMICO la Commissione giudicatrice procede all’esame ed alla valutazione delle offerte economiche sulla base del ribasso percentuale unico rispetto al canone omnicomprensivo annuo a base di gara, con un punteggio massimo di 60 punti. La scelta di aumentare la parte del punteggio relativa alla qualità tecnica, con l’innanlamento della soglia di sbarramento a 20 punti, deriva dalla scelta di inserire nel bando anche la fornitura dell’energia elettrica. Scelta che abbiamo fatto per rendere il bando più appetibile, ma mantenendo comunque alte le richieste dal punto di vista qualitativo.

Obblighi del gestore Per quanto riguarda gli obblighi del gestore, oltre a quelli già previsti dalla normativa anche riguardante la tutela dei lavoratori, il Gestore ha inoltre l’obbligo di:

a) garantire il corretto presidio e gestione dell’impianto di illuminazione pubblica secondo quanto indicato nell’offerta risultata aggiudicataria;

b) realizzare, nel rispetto di quanto indicato in offerta, gli interventi obbligatori previsti dal Capitolato Speciale;

c) realizzare futuri interventi, secondo le richieste formulate dalla cittadinanza e dal Comune;

d) tenere sollevato e indenne il Comune da ogni e qualsiasi danno o responsabilità, civile o penale, che derivasse a terzi in dipendenza o conseguenza dell’esecuzione del Contratto.

Il Gestore deve trasmettere al Comune, secondo le modalità e le tempistiche previste dal Capitolato Speciale, l’elenco aggiornato degli interventi dallo stesso effettuati. Altre incombenze a carico del Gestore sono indicate nel Capitolato Speciale, costituente parte integrante e sostanziale del Contratto. Qualora dovessero verificarsi eventuali danni agli impianti e alle dotazioni imputabili al Gestore e non dipendenti dal normale uso di tali dotazioni, il Gestore dovrà provvedere al ripristino degli impianti nel termine assegnato dal Comune, il tutto a propria cure e spese. In mancanza, il Comune procederà d’ufficio a spese del Gestore, rivalendosi sulla garanzia fideiussoria prestata dal Gestore ai sensi di quanto stabilito nel Capitolato Speciale.

Conclusioni Nell’ambito di un progetto urbano l’illuminazione assume un ruolo fondamentale, perché è in grado di esaltare e rendere evidenti aspetti fondamentali di un ambiente, di un edificio, di una strada, etc. Inoltre è uno strumento in grado di cambiare totalmente lo scenario di edifici e piazze, senza andare ad alterarne le forme, donando un‘immagine in grado di far capire come si può trasformare un luogo di notte rispetto a quello che si vive durante le ore diurne. Per diversi anni l’illuminazione urbana è stata considerata come uno strumento di semplice funzionalità, in grado di garantire esclusivamente sicurezza e orientamento per i cittadini. Oggi essa deve intervenire nell’ambiente urbano in modo tale da diventare l’artefice di un’identità culturale e dell’interazione sociale. In questo contesto è chiaro come il progetto di illuminazione urbana comprende inevitabilmente una svariata serie di elementi di cui abbiamo convintamente tenuto conto: l’ambiente, la sicurezza, il risparmio energetico, la riqualificazione; i vantaggi economici. Tutti obiettivi che sono già stati condivisi dall’intero consiglio comunale e che, con la delibera di stasera, consente un altro grande passo in avanti nel loro raggiungimento. Obiettivi che consegneranno alla città un notevole miglioramento del servizio, sia in termini economici che qualitativi, e questo grazie alla condivisione e al lavoro fatto con tutti voi, nelle commissioni, e nel consiglio comunale Per questi motivi mi auguro che anche questa volta il consiglio comunale si esprime attraverso un’ampia condivisione, facendo propri questi obiettivi e soprattutto questi risultati.

Dott. Matteo Piloni Assessore alla Pianificazione del Comune di Crema

 

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