Domenica, 12 maggio 2024 - ore 08.07

Cremona. Fare Nuova la Città sulle polemiche per la tela dell’Arcimboldo a Milano

Ribadiamo tutta la disponibilità di Cremona a collaborare con la Regione per l' Expo

| Scritto da Redazione
 Cremona. Fare Nuova la Città sulle polemiche per la tela dell’Arcimboldo a Milano

In merito alle polemiche che stanno prendendo piede in questi giorni circa la decisione del sindaco Galimberti di non trasferire la tela dell'Arcimboldo a Milano in occasione dell'Expo esprimiamo alcune considerazioni.

Certi che sia convinzione di tutti i soggetti in gioco, Comuni e Regione, che il rilancio del nostro Paese non possa prescindere da una valorizzazione in loco dei suoi singoli territori, non possiamo fare a meno di chiederci in che modo la richiesta della Regione di trasferire importanti elementi di attrattiva turistica dai centri più periferici al capoluogo porterebbe ad un rilancio dei luoghi di provenienza che vada oltre il mero introito economico. Se a tutti sta a cuore il rilancio dell’intero Paese e non solo di una parte di esso, perché non canalizzare il flusso di turisti e professionisti che visiteranno sicuramente  Milano in occasione dell'Expo anche verso le altre città lombarde e italiane (magari rendendo finalmente efficienti reti e sistemi di trasporto)? Perché non decentrare le attrattive turistiche e culturali incentivando il lavoro di rete con gli altri comuni lombardi? Ci sembrano iniziative che possono dare una più immediata e pronta risposta alle esigenze di rilancio che tutte le città italiane, non solo Milano, avvertono da tempo, piuttosto che concentrare le risorse in un unico centro nevralgico.

Inoltre il programma culturale per il 2015 che la Giunta Galimberti proporrà a settembre prevede che la tela dell'Arcimboldo sia uno dei nodi di un’offerta promozionale  che, creando rete tra le principali attrattive cremonesi, si prefigge di calamitare in città già dal prossimo anno, parte del flusso di turisti e professionisti che si troveranno per l’Expo a meno di un'ora (se i treni finalmente iniziassero a funzionare!) di distanza da noi. L’Arcimboldo non sarà quindi l’unica attrattiva cremonese, perché il pacchetto culturale che verrà offerto valorizzerà l’eccellenza liutaria e il Museo del Violino, alla quale si aggiungeranno capolavori pittorici quali  l’Arcimboldo e il Caravaggio presso il Museo Civico Ala Ponzone, senza però escludere la Cattedrale, le altre chiese cittadine che racchiudono bellezze artistiche per molti ancora da scoprire, la tradizione gastronomica locale, e molto altro ancora.

Infine - e ci rivolgiamo a chi oggi , per la vicenda dell'Arcimboldo, accusa Cremona di chiusura - se definiamo "campanilismo" le decine di incontri avvenuti solo in questi due mesi tra il sindaco Galimberti, gli assessori della sua giunta e i sindaci di Brescia, Bergamo, Piacenza, Salò, Lodi, Pavia, diversi assessori regionali, membri di svariate realtà istituzionali, associative e culturali dei territori limitrofi, associazioni di categoria, cittadini e commercianti (incontri che stanno permettendo  di tessere nuove relazioni proficue e condividere linee progettuali), ebbene se questo è "campanilismo",  fatichiamo a comprendere cosa intendano per "lavoro di rete". Noi di Fare Nuova la Città  lo concepiamo come sforzo congiunto di diverse realtà motivate a lavorare insieme in direzione di un beneficio che sia, alla fine, il più possibile diffuso e condiviso. Per questo ribadiamo tutta la disponibilità di Cremona a collaborare con la Regione e con altri Comuni affinché l’ Expo costituisca davvero un momento di rilancio per Milano, per i territori lombardi e per l’intero Paese. Ci sembra che le scelte del sindaco Galimberti vadano esattamente in questa direzione.

Il Gruppo consiliare d Fare nuova la città.

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