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Cremona. Gli eredi di Stradivari

| Scritto da Redazione
Cremona. Gli eredi di Stradivari

A Cremona il XIII Concorso Triennale Internazionale di Liuteria
Medaglie d’oro alla svizzera Ulrike Dederer (viola), al tedesco Ulrich Hinsberger (violino) ed al cremonese Marco Nolli (contrabbasso)
Cinque secoli dopo la nascita del violino e 300 anni dopo Stradivari e Guarneri, Cremona incorona i migliori liutai del ventunesimo secolo. Le premiazioni, oggi, (giovedì 27 settembre ndr) al Teatro Ponchielli, del XIII Concorso Triennale Internazionale, una rassegna così importante da essere ritenuta l’Olimpiade della Liuteria, hanno visto le medaglie d’oro assegnate al tedesco Ulrich Hinsberger nella categoria violini ed al cremonese Marco Nolli tra i contrabbassi mentre, Ulrike Dederer, tedesca residente in Svizzera, imponendosi nella sezione viole, diventa la prima donna ad iscrivere il proprio nome nella storica manifestazione promossa, dal 1976, dalla Fondazione Stradivari.
È questo il tratto di maggior novità di un’edizione del Concorso capace, a dispetto della crisi, di affermare nuovi record di partecipazione: ben 355 costruttori in gara, da 34 Paesi. Seguendo le tracce dei 462 strumenti iscritti si potrebbe compiere agevolmente il giro del mondo! Se l’Italia è stata la nazione più rappresentata, è interessante osservare come anche in Cina e Giappone stia crescendo una nuova leva di liutai: sono stati, infatti, rispettivamente 29 e 37 i concorrenti provenienti dai due Paesi asiatici. Forti di una solida tradizione, le nazioni Europee e gli Stati Uniti hanno visto una presenza numerosa, ma stanno emergendo anche nuove realtà, come l’Australia, Cuba o Israele.
Anche il medagliere evidenzia il carattere internazionale della competizione: i costruttori premiati nelle quattro sezioni – violino, viola, violoncello e contrabbasso - rappresentano ben 9 nazioni.
Ad una partecipazione tanto numerosa è corrisposto un livello qualitativo altrettanto elevato. Così, benché il regolamento imponesse parametri severi affinché la medaglia d’oro fosse assegnata solo agli strumenti che avessero raggiunta l’eccellenza tanto nella qualità artigianale quanto nella resa sonora, sono stati riconosciuti ben tre primi premi.
A dispetto di un’arte liutaria ormai diffusa, tuttavia, traspare nell’opera degli artigiani migliori il netto riferimento alla liuteria classica cremonese. “Lo studio del lavoro dei grandi maestri italiani del passato, soprattutto cremonesi – osserva Ulrike Dederer - è indispensabile affinché i costruttori di oggi possano trovare un proprio stile nell’arte della liuteria”. Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri del Gesù sono i modelli cui si ispira anche Ulrich Hinsberger, che aggiunge “Al giorno d'oggi, grazie ai metodi di rilievo - è possibile modellizzare gli strumenti classici, arrivare a una profonda comprensione delle proporzioni e dell'estetica di questi grandi capolavori” ed aggiunge “Non voglio reinventare il violino! Al limite vorrei lasciare un segno in un sistema maturo: sono sempre stato affascinato dai capolavori classici, così come dai migliori strumenti contemporanei”.
Lo Stradivari del contrabbasso è, invece, Marco Nolli: già medaglia d’oro nel 1988, è il primo artigiano a conquistare due vittorie nella stessa categoria. È interessante osservare che tanto Nolli quanto Dederer sono stati allievi della Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona ed hanno svolto apprendistato nelle botteghe cittadine. Hinsberger ha, invece, frequentato la scuola di Mittenwald.
Il verdetto della giuria - coordinata da Paolo Salvelli, presidente della Fondazione Stauffer, e composta dai musicisti Julius Berger, Akiko Yatani, Ludwig Müller, Franco Petracchi, Vera Tsu e dai liutai Gregg Alf, Peter Beare, Jean-Jacques Rampal, Luca Sbernini e Alessandro Voltini – è giunto dopo diverse selezioni.
La prova acustica finale, in particolare, è stata condotta sul palco del Teatro Ponchielli, perché meglio emergessero la bellezza del suono, la capacità di emissione e la facilità di esecuzione di ogni strumento.
Proprio le qualità timbriche hanno propiziato il successo di Ulrich Hinsberger nella sezione violini. Oltre alla medaglia d’oro ha conquistato, infatti, anche il premio “Water Stauffer” per la miglior resa sonora.
Nonostante la perfetta realizzazione artigianale, attestata dalla conquista dei premi messi in palio dall’“Amministrazione Provinciale di Cremona” e dall’Associazione dei Liutai Polacchi“Zwiazek Polskich Artystow Lutnikow”, il violino di Nicholas Gooch si è classificato al secondo posto, precedendo lo strumento dello spagnolo Gonzalo Bayolo.
Nella sezione viole hanno completato il podio il francese Charles Coquet e il tedesco Florian Geyer. Non assegnato l’oro nella categoria violoncelli, dove il polacco Krzysztof Krupa ha superato l’italiano Lorenzo Rossi. Si è, infine, tinto di rosa anche il podio dei contrabbassi con la piazza d’onore di Marianne Lenzini. Terzo il rumeno Francisc Gyorke.
Meritata la menzione speciale, messa in palio dall’Associazione Liuteria Italiana, attribuita a Marco Osio, per aver presentato una viola che, “pur nel rispetto delle tradizioni della cultura italiana, reca segno dello studio, della ricerca, della progettualità e della personalità dell’artefice”. Tra i costruttori under 30 si è imposto il giapponese Matsukami Ippei, mentre Luca Baratto si è aggiudicato il premio “Sabino Preti”, offerto da Confartigianato Imprese Associazione Artigiani Cremona al miglior cremonese nella sezione violoncello.
Tutti gli strumenti in gara saranno esposti, fino al 14 ottobre nel Padiglione delle Esposizioni Temporanee del Museo del Violino. La mostra sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 18. Inoltre saranno pubblicati, a colori, sul catalogo del Concorso, una testimonianza autorevole e preziosa della liuteria del ventunesimo secolo.
Infine tutti gli esemplari premiati con medaglia d’oro entreranno stabilmente nella collezione di liuteria contemporanea della Fondazione “Antonio Stradivari”, che dalla prossima primavera sarà ospitata nel Museo del Violino, una nuova struttura capace di raccontare in modo approfondito ed emozionante, attraverso un confronto diretto con gli strumenti ed i loro artefici, cinque secoli della liuteria cremonese.
 
 
 
Cremona, giovedì 27 settembre 2012

Nella foto ( da sinistra): Ulrike Dederer,Ulrich Hinsberger,Marco Nolli

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