Egregio direttore , è giunto il momento di dire la verità sui sottopassi cremonesi quello di via Persico non è certamente un esempio di buona progettazione ciclopedonale, infatti è stata realizzata una corsia bidirezionale di metri 2,30 mentre la Legge 557/89 prevede una larghezza minima di mt. 2,50 (art7), precisando al comma 3 che le misure sono inderogabili.
Inoltre, si è consentito il transito contemporaneo ai pedoni ignorando così quanto disposto dall' articolo 4 della legge richiamata che prescrive in caso di percorsi promiscui,la larghezza deve essere adeguatamente incrementata rispetto ai minimi fissati dei mt. 2,50), su che basi il direttore lavori e il responsabile del procedimento hanno dichiarato l'idoneità tecnica dell'opera e la rispondenza alla vigente normativa rimane un mistero.
Inoltre non si è rispettato quanto disposto dal capitolo 5, geometria dell'asse stradale, dell'allegato 1 alla DGR 8/3219 del 2006 in merito alla distanza di visibilità .
Mentre sottopasso di via Brescia non rispetta la norma, vincolante sulla pendenza massima ammissibile per questi tipi di percorsi, la vigente normativa regionale (L.R.6/1989) prevede che la pendenza sia commisurata alla lunghezza delle rampe precisando, nell' allegato alla legge, che le rampe oltre i cinque metri abbiano una pendenza massima del 5% mentre chiunque può appurare che la pendenza è di almeno il 10% che renderà molto arduo, o impossibile risalire il sottopasso per coloro che utilizzeranno la seggiola a rotelle.
Ricordo che le norme citate sono inderogabili, ed il non rispetto per la normativa sulle barriere architettoniche implica, in alcuni casi, l'impossibilità di acquisire finanziamenti pubblici per realizzare l'opera difforme vedi (DPR n. 503/96 art. 1 comma 7: che specifica che non possono essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri enti pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme di cui al presente regolamento. Chissà cosa diranno in proposito Regione Lombardia e RFI che di contributi ne hanno elargiti anche parecchi.
Il limite di velocità dei 20 Km/h nel sottopasso di via Brescia, è ridicolo, in quanto quanti automobilisti o ciclisti verranno multati per eccesso di velocità? E con quali strumenti si potrà appurare ciò?.
Sig Direttore nell’attesa degli sviluppi della telenovela, Cremonese che vede il costruttore Beltrami, chiedere altri 2 milioni di euro al Comune, [ Pardon a pantalone ] per le spese impreviste, la saluto.
Elia Sciacca (Cremona)