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Cremona Il giudice ‘grazia’ i Black Blok ? Uno strano titolo de il giornale ‘La Provincia’ di Gian Carlo Storti

Per quanto avvenuto durante il corteo del gennaio 2015, il giudice riconosce per due manifestanti i soli reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nove e dieci mesi le pene stabilite, assolto un terzo imputato.

| Scritto da Redazione
Cremona Il giudice ‘grazia’ i Black Blok ? Uno strano titolo de il giornale ‘La Provincia’ di Gian Carlo Storti

Ricordiamo il fatto.  Il 24 gennaio 2015 durante la manifestazione indetta dal centro sociale Dordoni ( in risposta agli scontri che portarono  in coma Emilio, del Centro Sociale Dordoni ), una parte della città subì devastazioni da un gruppo di Black Bloc.

A tre di loro  Sam, Filippo e Gianmarco veniva contestato il pesantissimo reato di devastazione e saccheggio. Il pm  di Cremona aveva chiesto 4 anni per Sam e Gianmarco e 5 anni e 4 mesi a Filippo del Dordoni

Invece, il tribunale, sempre di Cremona,  ha assolto da ogni accusa Filippo, condannandolo – per resistenza e lesioni, non per devastazione e saccheggio – Gianmarco a 9 mesi (con condizionale) e Sam a 10 mesi (senza condizionale). Filippo e Gianmarco sono quindi liberi: Sam, invece è ancora  ai domiciliari .

Ora di fronte a quei fatti del 24 gennaio 2015 il nostro sito come molte altre organizzazioni democratiche, di partito e non, presero posizione condannando con forza quelle manifestazioni che portarono alla devastazione di parte della città.

E questa è la sacrosanta  condanna politica che va ribadita senza se e senza ma anche ora dopo la sentenza.

Un conto invece è la valutazione giudiziaria di quanto avvenuto. Come abbiamo visto il tribunale di Cremona ha ritenuto di riconoscere gli imputati di reati minori somministrando le pene che il codice prevede.

Che senso ha quindi intitolare , come ha fatto il giornale La Provincia  il 15 luglio ‘Il giudice grazia i blak bloc-devastarono la città pene miti’.

Un conto è il giudizio politico e morale ed un altro è quello giuridico. Tutti siamo liberi di criticare le sentenze ma allo stesso tempo di rispettarle.

Troppo spesso invece- non solo per questo caso- si chiede, in vari modi, alla piazza di esprimere la condanna e quindi la pena. E' necessario invece lavorare sempre per isolare i violenti ed i facinorosi che hanno - nella loro srategia antisistema - come unico obiettivo-strumento il disordine pubblico.

E questo è molto pericoloso. Si rischia il far west, si delegittima il sistema e si fa credere alle persone che in fondo farsi giustizia da sé può essere un’alternativa. Stati Uniti docet.

Insomma è necessario essere garantisti fino alla noia.

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