Signor direttore, abbiamo tutti bisogno di approfondire quanto è avvenuto lo scorso 24 gennaio a Cremona per poter fare un passo avanti di fronte al fatto che solo per fortunate coincidenze non sia stato ucciso nessuno tra i vari soggetti coinvolti nel corteo: manifestanti, passanti, residenti, forze dell’ordine. Perché quando si mettono in atto azioni di stampo militare che portano allo scontro fisico, qualunque sia il mezzo utilizzato, comprese mazze, spranghe e sassi scagliati contro qualcuno, non si sa mai cosa può succedere. E la vita umana è più importante di qualsiasi principio sia pur giusto da difendere.
Vi è una persona gravemente ferita per fatti accaduti giorni prima della manifestazione ma nessuno può pensare di vendicare questo fatto con altrettanta violenza. Siamo contro sia la pena di morte sia contro la bomba atomica e sappiamo che anche un pugno che uccide è per la persona che lo riceve la sua bomba atomica. Anche noi chiediamo che la Costituzione venga difesa e rispettata là dove ‘vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista’ma non condividiamo che ci si possa sostituire alla magistratura o alle istituzioni preposte per farsi giustizia da soli pretendendo di chiudere con la violenza le sedi o i ‘covi’fascisti.
Aldo Capitini, il massimo teorico della non violenza in Italia, l’ideatore della ‘Marcia della pace Perugia Assisi’ha scritto in ‘Rivoluzione aperta’che l’unica arma di contestazione veramente efficace per esprimere il nostro dissenso è la non violenza, cioè la contestazione a viso aperto con le armi della ragione e della parola. Solo la non violenza porta allo smascheramento delle violenze nascoste perché rifiuta di entrare nella spirale delle vendette e perché non replicando con altre violenze o altre morti arriva al cuore dei problemi e dei conflitti . Solo la non violenza è rivoluzionaria. Per questa ragione abbiamo chiesto agli organizzatori della Marcia della pace Perugia Assisi che si tiene ogni anno in Umbria che l’edizione del 2015 si possa tenere a Cremona e ci possano partecipare il maggior numero di giovani possibili, a sfilare per la pace, la non violenza , il rifiuto di qualsiasi arma che comporti la distruzione di vite umane.
Andrea Ladina (Presidente della Federazione provinciale dei Verdi Cremona)
Anna Manfredi (portavoce)
