Domenica, 05 maggio 2024 - ore 12.30

Cremona. Il vulnus di Agostino Melega

Ancora polemiche sulla presenza dei banchetti dell’ Assessore Demicheli al cimitero.

| Scritto da Redazione
Cremona. Il vulnus di Agostino Melega

E’ Agostino Melega 8 della lista Zagni) a riaprire la polemica. L’Ufficio elettorale del Comune di Cremona, di fronte alle esigenze di presentazione di ben ventuno liste, ha svolto durante le scorse settimane un lavoro enorme, ammirevole per  disponibilità, dedizione, efficienza ed efficacia dei suoi addetti. Del resto è risaputo quanto sia alta, da sempre, la considerazione e la stima della comunità cremonese verso i servizi demografici, fiore all’occhiello della municipalità locale.  Ebbene la dirigente di questi servizi d’eccellenza, presiede i lavori tecnici della cosiddetta <>, vale a dire della riunione settimanale attraverso la quale il Comune fornisce indirizzi ai delegati delle liste, affinché la campagna elettorale venga gestita con canoni di correttezza e di reciproca comprensione e tolleranza.  I delegati delle liste ovviamente sono tenuti ad accogliere gli indirizzi e le indicazioni che vengono fornite in quella sede. Perché è la dirigente che rappresenta in questo caso l’autorità di comando. Ed eccolo qui allora il vulnus, che è semplice da spiegare. Se attorno a quel tavolo siedono anche degli assessori, che di fatto sono <> in chiave gerarchica della dirigente, come può la stessa dirigente <> i lavori dei delegati con l’autorità dovuta? Il caso del presidio sconsigliato del cimitero, da parte della stessa dirigente, è una prova di questa anomalia, di questo <>. Infatti di fronte all’indirizzo della dirigente di non usare come presidio elettorale gli spazi antistanti il cimitero, si è sentita una voce dire:<

La voce era quella di un assessore presente, superiore in scala gerarchica alla dirigente, un assessore che ha risposto in sostanza al consiglio della sua sottoposta come il conte Grillo di Alberto Sordi:<>. Va pure aggiunto che la dirigente sottoposta al conte Grillo di casa nostra, dopo che era salito un fremito d’indignazione attorno a quel tavolo, si è permessa di dire ancor più dubbiosa:<>.  Ed il delegato della lista che porta, suo malgrado, il nome dello stesso assessore, non ha potuto altro che dire <>.   Penso che questo quadretto, i cui termini sono di facile lettura da parte di tutti, non abbia bisogno di ulteriori commenti, ma di un ripensamento dettato dal civismo e dal rispetto che si deve  al Camposanto.

Agostino Melega

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