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Cremona, posa dell’opera ‘L’anima della città’: B. Manfredini risponde a Fanti

«Un segnale urbano testimonianza dell’importante riconoscimento dell’UNESCO del saper fare liutario»

| Scritto da Redazione
Cremona, posa dell’opera ‘L’anima della città’: B. Manfredini risponde a Fanti

«L’opera d’arte in oggetto realizzata dalla ditta Steel Color di Pescarolo fu oggetto di comunicazioni e decisioni di Giunta comunale nel 2013, rispettivamente nella seduta del 3 luglio e del 5 settembre dove si approvava l’opera, ma non si condivideva l’installazione prospettata, aiuola di Porta Venezia - Piazzale Libertà, chiedendosi approfondimenti in termini di luogo per installazione e per i tempi. A questa decisione non è stato poi dato seguito». Così si apre la risposta dell’Assessore Barbara Manfredini all’interrogazione presentata dal Consigliere Comunale Alessandro Fanti sulla posa dell’opera L’anima della città.



«Alla fine del 2014 questa Amministrazione ha incontrato le aziende del territorio, tra cui Steel Color nella persona del sig. Ricci e veniva informata della volontà di realizzazione di quest’opera pronta, annunciata ma “dimenticata”. Il 7 agosto 2015 l’azienda, unitamente all’autore Giorgio Palù, presentava una proposta di donazione e installazione dell’opera. Con comunicazione di giunta del 12 agosto si accoglieva la proposta e si attivavano le necessarie procedure. Questo lo storico».



«La volontà dell’iniziativa scaturisce da un’impresa privata, la ditta Steel Color, che vuole donare alla città una scultura che contemperi il simbolo di Cremona con l’attività specialistica della stessa impresa; l’opera è stata valutata direttamente dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Brescia, quale ufficio competente per l’espressione di parere, in quanto il vincolo sul piazzale della stazione è architettonico la cui competenza è esclusiva della stessa Soprintendenza; la Soprintendenza, con nota in data 27 gennaio 2016, ha espresso parere favorevole», continua Manfredini.



«Si tratta di un inserimento di opera d’arte e non l’attuazione e realizzazione di un progetto di opera pubblica, pertanto, tecnicamente necessita solo dei pareri dell’Amministrazione e della Soprintendenza. Nel passato questa procedura è già stata applicata per altri inserimenti di opere artistiche; a carico dell’Amministrazione non risulta nessun onere economico e il costo della realizzazione dell’opera e dell’installazione è totalmente a carico del privato; la procedura applicata è quella prevista per realizzazioni in ambiti soggetti al vincolo architettonico; si specifica che ogni ambito di intervento necessita di procedure differenziate in funzione della tipologia di vincolo esistente sul luogo in cui si intende operare; la scelta del luogo intende valorizzare uno dei più importanti accessi alla città, la stazione ferroviaria, installando uno dei simboli del brand della città, anticipando simbolicamente l’offerta culturale ed espositiva sui temi della musica e della liuteria. Un segnale urbano testimonianza dell’importante riconoscimento dell’UNESCO del saper fare liutario», conclude l’Assessore Manfredini.

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