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Cremona, via libera alle convenzioni con le cooperative che gestiscono asili privati

| Scritto da Redazione
Cremona, via libera alle convenzioni con le cooperative che gestiscono asili privati

Parere favorevole della Giunta al completamento del percorso triennale e alla stipula delle relative convenzioni con le cooperative che gestiscono asili nido privati in città.

 

Dal 2011 l’Amministrazione comunale ha espresso l'indirizzo di integrare l'offerta di posti di asili nido comunali in città avvalendosi dei servizi offerti dal privato favorendo la possibilità per le famiglie di esercitare la libertà di scelta. La messa in comune di alcuni principi condivisi, sfociati nella stesura di una Carta dei servizi dei nidi pubblici e privati di Cremona, e l'accreditamento presso l'Azienda Sociale, hanno dato la possibilità di individuare oltre agli asili nido della cooperativa "Il Cortile" anche l'asilo nido del "Sacro Cuore di Gesù" e l'asilo nido "Il giardino delle coccole" della cooperativa Iride.

 

Questo ha consentito di ampliare i posti a convenzione da 50 a 90 prevedendo un progressivo livellamento e uniformità delle rette per le famiglie che frequentano i nidi in convenzione, permettendo loro di poter effettuare una scelta non strettamente legata all’entità della tariffa.

 

“Pur essendo l’asilo nido un servizio sociale, ha assunto ormai da anni a livello nazionale le caratteristiche di un servizio educativo a tutti gli effetti. Ogni asilo nido elabora e formalizza  una programmazione educativa e didattica specifica sulla base della quale le famiglie operano le loro scelte, in alternativa alcune volte anche alle risorse familiari” dichiara al riguardo l'assessore alle Politiche Educative Jane Alquati che ha sottoposto la proposta alla Giunta.

 

“In questo modo – prosegue l'assessore – l'Amministrazione garantisce la piena libertà di scelta delle famiglie gestendo direttamente le quattro strutture comunali, per un costo che si avvicina ai tre milioni di euro l'anno, e sostenendo quelle private che garantiscono elevati standard educativi”.

 

Cremona, 28 novembre 2013

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