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Crisi dei suini, costi record negli allevamenti

| Scritto da Redazione
Crisi dei suini, costi record negli allevamenti

Crisi dei suini, costi record negli allevamenti:
per i prosciutti Dop il mangime più caro d'Europa
Crisi dei suini, il costo del mangime strozza gli allevamenti. Nei primi
cinque mesi del 2011 - spiega la Coldiretti Lombardia - il prezzo medio del
foraggio ha toccato i 35,63 euro al quintale, contro i 25,86 euro di tutto
il 2010. Da gennaio dell'anno scorso a oggi, la media è stata di oltre 28
euro al quintale, un record europeo considerata che la media Ue è poco sotto
i 23 euro al quintale: si va dai quasi 20 euro di Francia e Germania ai
quasi 24 della Danimarca, uno dei maggiori paesi produttori ed esportatori.
"A noi costa di più perché ai nostri maiali noi non diamo sottoprodotti di
lavorazione - spiega Marco Lunati, allevatore lodigiano e consigliere Anas,
l'associazione che riunisce le aziende del settore - ma rispettiamo i rigidi
disciplinari di produzione e di qualità dei prosciutti Dop di Parma e San
Daniele".

Per la crescita di un suino adulto a fronte di una razione giornaliera di
tre chili e mezzo, servono in media 500 chili di foraggio (fra mais, crusca,
frumento, orzo e siero di latte) con un costo di oltre 160 euro solo per
l'alimentazione. Poi ci sono le spese di gestione dell'azienda, quelle per
l'energia, quelle per l'acquisto dei suinetti.

Ai valori attuali e con una stima prudenziale - spiega la Coldiretti sulla
base di rilevazioni effettuate presso gli allevatori lombardi - i costi di
produzione per un suino adulto si aggirano sui 260 euro, pari a 1,62 euro al
chilo contro una quotazione che non supera 1,40 euro al chilo. Questo
significa che si perdono 30 euro a capo e che un'azienda di medie dimensioni
ci rimette quasi 180 mila euro all'anno. A livello regionale - stima la
Coldiretti Lombardia - il "buco" sfiora i 150 milioni di euro e supera i 300
milioni in Italia. Centinaia di aziende hanno chiuso o stanno per farlo.

Solo in Lombardia gli allevamenti sono passati dai 4.341 del 2007 ai 3.530
del 2010, con una differenza negativa di oltre 800 stalle, per un settore
che occupa quasi 15 mila persone fra titolari di azienda, familiari,
collaboratori e dipendenti (senza contare gli addetti dei macelli e delle
industrie di trasformazione). Intanto i prosciutti Dop sono venduti nei
supermercati a oltre 25 euro al chilo, mentre vengono pagati ai
trasformatori appena 7 euro e mezzo al chilo.

(15/07/2011)

Fabio Bonaccorso comunicazione.lombardia@coldiretti.it 347/0599454

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