Roma, 5 Agosto 2013. Dopo la segnalazione, che abbiamo fatto ieri, sulla incongruita' economica delle sede torinese della nascente Autorita' dei Trasporti, prevista dal Decreto del “Fare" (1), oggi e' la volta di quella relativa ad una norma, sempre dello stesso decreto, relativa alla concorrenza in campo ferroviario. La norma prevede che un nuovo operatore versi un canone all'autorita' concedente. Il canone non e' dovuto nel caso che "i livelli tariffari applicati risultino di almeno il 20 per cento superiori a quelli dei servizi a committenza pubblica", il che significa imporre determinate tariffe all'entrante, il tutto per non far concorrenza al gestore pubblico.
E meno male che si voleva liberalizzare il mercato del trasporto ferroviario! Insomma, i nostri rappresentanti istituzionali continuano a vivere e a deliberare come 50 anni fa. Il mondo e' cambiato ma lorsignori non se ne sono accorti.
(1) http://www.aduc.it/comunicato/autorita+trasporti+sede+torino+spending+review_21528.php
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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