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Desenzano del Garda - Indagati in quattro (di cui 3 minorenni) per furto ai danni di un tredicenne.

Il Commissariato di P.S. di Desenzano del Garda ha indagato in stato di libertà 4 giovani per furto ai danni di un tredicenne italiano residente a Brescia. Dei quattro uno ha origini marocchine e ha 18 anni, gli altri sono minorenni rispettivamente di età compresa tra i 14 e i 16 anni, nati in Senegal, Albania e Marocco e residenti regolarmente da anni a Brescia e provincia. Il...

| Scritto da Redazione
Desenzano del Garda - Indagati in quattro (di cui 3 minorenni) per furto ai danni di un tredicenne.

Il Commissariato di P.S. di Desenzano del Garda ha indagato in stato di libertà 4 giovani per furto ai danni di un tredicenne italiano residente a Brescia. Dei quattro uno ha origini marocchine e ha 18 anni, gli altri sono minorenni rispettivamente di età compresa tra i 14 e i 16 anni, nati in Senegal, Albania e Marocco e residenti regolarmente da anni a Brescia e provincia.

Il fatto aveva inizio alcuni giorni or sono al centro commerciale “Freccia Rossa” di Brescia dove i 4 avvicinavano la vittima e gli sottraevano alcuni effetti personali, tra cui un paio di occhiali da sole ed alcune casse acustiche. Mentre tre distraevano con una scusa il ragazzo il quarto con destrezza si impossessava degli oggetti predetti, che pur non avendo un rilevante valore economico costituiva, in quel contesto, per il gruppo un valore simbolico. Appropriatisi degli effetti personali della vittima, noncuranti delle sue preghiere di restituirli, i quattro si dirigevano alla stazione ferroviaria di Brescia e salivano a bordo del treno diretto a Verona Porta Nuova.

La vittima con grande caparbietà e coraggio li seguiva e saliva anch’esso sul convoglio ed alla stazione di Desenzano, notando che i quattro si stavano preparando a scendere,  avvicinava piangente il capotreno  raccontando l’accaduto.

I quattro capendo che poteva mettersi male si allontanavano velocemente; tre riuscivano a fuggire mentre l’ultimo veniva bloccato dal capotreno e da un operatore della Polizia Penitenziaria, libero dal servizio,  presente in quel momento a bordo del treno.

Giungevano alcune unità operative del Commissariato a seguito della richiesta d’intervento del capotreno che preso contatto con gli interessati ricostruivano i fatti e acquisivano le descrizioni dettagliate dei fuggitivi.

Venivano setacciati i luoghi normalmente frequentati in questo periodo dell’anno dai ragazzi provenienti da “fuori città” e dopo circa mezz’ora i tre venivano rintracciati presso la spiaggia denominata “Desenzanino”. Gli stessi credendosi ormai al sicuro si erano portati in spiaggia proseguendo il pomeriggio di svago ma qui venivano bloccati dagli agenti che li conducevano in Commissariato.

Presso questi Uffici i tre venivano riconosciuti dalla vittima; nei loro zaini venivano altresì rinvenuti gli effetti personali sottratti a Brescia che venivano riconsegnati al ragazzo.

Tutti e quattro gli autori del reato sono stati indagati per furto aggravato (fatto con destrezza e da più di tre persone): alla Procura presso il Tribunale Ordinario di Brescia per il maggiorenne e alla Procura presso il Tribunale dei Minori per i minorenni che sono stati affidati ai genitori.

L’azione compiuta dai quattro, anche se non caratterizzata da evidente violenza, è tipica delle c.d. “baby gang” nelle quali il gruppo si fa forte delle dinamiche che derivano dal c.d. “effetto branco” per confondere ed intimorire la vittima.

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