«Rolfi propone una “governance comunale del PNRR”? In campagna elettorale vale tutto, ma deve esserci un limite all’indecenza» è il commento del coordinatore provinciale del M5S Ferdinando Alberti alla proposta del candidato sindaco ed ex assessore regionale Fabio Rolfi.
«Nel giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Lombardia per l’anno 2021, la sezione di controllo regionale della Corte dei Conti a luglio 2022 concludeva con un “Si invita dunque la Regione Lombardia a risolvere le criticità rilevate valutando la possibilità di adeguare di conseguenza la governance del PNRR.”
E quali erano queste criticità? Regione Lombardia ha si istituito il “Gruppo di lavoro per l’attuazione del PNRR” (in breve GDL) e una “Cabina di Regia” come previsto dai decreti governativi, ma la Corte dei Conti ha rilevato che “manca tuttavia un elemento che faccia da cerniera tra il GDL e l’organo deliberativo della Regione, che deve adottare le decisioni a livello politico, nonché coordinare l’attuazione degli interventi del PNRR. Al GDL, infatti non è stato attribuito alcun potere di indirizzo strategico come risulta dall’assenza di rappresentanti della giunta politica e dalla presenza di soli rappresentanti tecnici.”
Tradotto: il governo o governance del PNRR, il controllo, il monitoraggio e la verifica di come vengono spesi i miliardi destinati al territorio è totalmente allo sbando, senza una guida perché lasciata in capo a funzionari che, giustamente, non possono e non devono assumersi alcun onere e responsabilità per delle decisioni che non spettano a loro.
Il PNRR in Lombardia è come una nave senza capitano che va alla deriva. Inutile che oggi Rolfi proponga ciò che ne lui ne il resto della giunta Fontana sono stati in grado di fare per mesi.
Il disperato grido d’aiuto degli enti locali prima e delle imprese poi, il M5S lo ha sentito forte e chiaro e lo ha fatto proprio da oltre un anno ovvero da quanto abbiamo cominciato a chiedere alla giunta Fontana di fare il suo lavoro e riprendere il comando della nave prima che fosse troppo tardi. In consiglio regionale abbiamo chiesto in tutti i modi che fossero utilizzati i famosi 1.000 esperti (123 per Regione Lombardia), che dovevano andare negli uffici comunali per smaltire le pratiche e accelerare così le procedure dei bandi per le opere del PNRR, ma fino a giugno dell’anno scorso erano tenuti parcheggiati in una stanza di palazzo Lombardia a non fare letteralmente nulla. Abbiamo chiesto che in Consiglio Regionale si costituisse una commissione speciale che verificasse l’attuazione del PNRR ma questo avrebbe permesso di smascherare l’inettitudine della Giunta di centrodestra quindi non fu mai approvata. Solo adesso, con oltre un anno di ritardo e grazie ancora al M5S, vedrà la luce questa commissione ma ormai sarà troppo tardi perché da attuare temiamo resterà ben poco.
Ancora una volta su questa partita il CDX si è dimostrato totalmente fallimentare e come è già successo su molti altri temi, ad esempio il Superbonus, si lanciano messaggi propagandistici solo per raccattare voti e vendere fumo. Speriamo che anche stavolta l’elettore non abbocchi.».
