Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 22.55

Diamo agli immigrati un futuro di Gabriele Cervi (Cremona )

Gabriele Cervi risponde alla lettera del Sig. Dante Benelli di Drizzona che aveva polemizzato sugli immigrati con lo stesso Cervi (vedi correlati)

| Scritto da Redazione
Diamo agli immigrati un futuro di Gabriele Cervi (Cremona )

Caro direttore, vorrei rispondere al signor Dante Benelli di Drizzona, che a sua volta risponde ad una mia lettera pubblicata il 2 agosto. Vorrei innanzitutto fare alcune precisazioni in quanto il signor Benelli ha scritto delle cose inesatte. Io non dirigo una comunità ma bensì ho conseguito il diploma di dirigente di comunità e attività sociali. E alcune volte dopo la firma metto tale titolo. Chiarito questo, faccio presente che le cose scritte dal signor Manes non sono dame del tutto state smentite, ho soltanto chiarito alcuni punti che ho ritenuto importanti chiarire. Ho poi affermato che dare dei vigliacchi a coloro i quali scappano dalle guerre sia stata un’uscita non felice. Attualmente come volontario (la maggior parte di noi volontari lavorano) sono presidente dell’a s so c i azione onlus In cammino con S. Francesco la cascinetta didattica di Castelverde associazione che si autofinanzia. Il fine della associazione è di attivare corsi gratuiti (meccanica, ciclo meccanica, informatica, orto sociale ecc). La nostra associazione è nata per dare qualche opportunità in più ai giovani (ma non solo giovani) con lo scopo di fare riscoprire la propria manualità. Noi ospitiamo tutti, non escludiamo nessuno, sempre però attenti alle regole dello status quo. E’ da circa un anno che abbiamo l’onore di aver come allievi alcuni ragazzi della Caritas con i quali abbiamo iniziato un corso didattico importante.

I ragazzi oltre ad interagire con i nostri allievi italiani, all’insegna di una sana aggregazione, hanno imparato ad aggiustare così bene le biciclette che la Caritas li usa al proprio interno per aggiustare le loro biciclette. Da noi fanno anche volontariato.

Ci aiutano nella manutenzione e pulizia della cascina e sono bravissimi. Noi in cambio a volte diamo loro una piccola paghetta e li ospitiamo in cascina a mangiare. Gli immigrati che abbiamo conosciuto sono delle bravissime persone (sia cattolici che mussulmani), educate e cortesi e mi permetto di dire gran lavoratori. Che poi fra di loro ci siano dei furbetti (che noi non abbiamo conosciuto) questo è fisiologico come in tutte le realtà umane. Quindi non e’vero che questi ragazzi non sanno fare

nulla. Alcuni sono diplomati, altri laureati, altri nel loro paese erano meccanici, muratori ecc. Mi si consenta di dire che a loro mancano le stesse opportunità che mancano a volte anche ai nostri ragazzi italiani, essendo però più penalizzati, perché non

avendo documenti idonei non possono frequentare le nostre scuole o lavorare. Io capisco la polemica di taluni, ma non posso ammettere che si debba andare ad offendere persone già in sofferenza e deboli. Come volontario indipendente e al di sopra dei vari inconcludenti bla, bla, bla, mi sono permesso di fare ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo per denunciare l’attuale inconsistente gestione del fenomeno immigrazione che viene gestito con soldi pubblici, senza però alla fine dare a queste persone un futuro. Si spendono e alla fine si sprecano milioni di euro comunitari per tenere parcheggiate persone che alla fine saranno rimpatriate.

Gabriele Cervi (Cremona )                                                                                                

 

 

1111 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online