Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 05.50

Direttiva Nitrati, vertice fra Regione Lombardia e Coldiretti per cambiare le mappa

Tutte le ultime ricerche – spiega Prandini – hanno dimostrato che l’impatto dell’agricoltura sulle falde è solo residuale rispetto agli scarichi industriali e a quelli civili

| Scritto da Redazione
Direttiva Nitrati, vertice fra Regione Lombardia  e Coldiretti per cambiare le mappa

Direttiva Nitrati, vertice questa mattina a Lecco, in occasione del Lombardiaexpotour, fra il Presidente della Coldiretti Lombardia Ettore Prandini e l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava. Nell’incontro è stato deciso di dare impulso alla nuova mappatura delle zone vulnerabili su tutto il territorio della Pianura Padana e della Lombardia, oltre a proporre sia una diversa gestione del digestato da biogas sia la cancellazione del divieto di spandimento dei reflui per 90 giorni continuativi.

“Tutte le ultime ricerche – spiega Prandini – hanno dimostrato che l’impatto dell’agricoltura sulle falde è solo residuale rispetto agli scarichi industriali e a quelli civili, mentre la direttiva nitrati si basa su studi vecchi di oltre 20 anni che non hanno attinenza con la situazione attuale. Per questo è necessario intervenire in modo radicale sulla mappatura delle zone vulnerabili, anche in relazione alla gestione del digestato e dello spandimento dei reflui. Tutto per salvare un settore come quello zootecnico che occupa decina di migliaia di persone. Per questo domani all’incontro fra Regioni e Governo, la Lombardia porterà con forza sia il decreto sul digestato che la rivisitazione delle zone vulnerabili”.

La nuova mappa nitrati della Lombardia ha lo scopo di mettere in sicurezza un sistema agroalimentare che solo in Lombardia garantisce 71 mila posti di lavoro. “In un momento come questo – conclude Prandini – non possiamo certo rischiare di perdere anche uno solo posto di lavoro, soprattutto per una normativa europea che non ha alcun legame con la realtà italiana e che metterebbe in ginocchio il nostro settore zootecnico a tutto vantaggio di altri Paesi europei”.

 

 

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