Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 14.13

Economia di mercato e società di mercato

| Scritto da Redazione
Economia di mercato e società di mercato

L’evoluzione del liberalismo ha imboccato una strada sbagliata, perchè sbagliato era l’improvvisato capotreno che ha privilegiato la comoda strada degli interessi personali, mortificando gli interessi della collettività.

Riempiendosi la bocca con parole di libertà, ha forzato l’evoluzione del liberalismo, fautore dell’economia di mercato, ben controllato dalla centralità dello Stato, verso un liberismo anarchico; praticamente ha promosso una evoluzione dell’economia di mercato verso una società di mercato, con lo Stato collocato in piccionaia  a guardare gli avvenimenti senza poter intervenire in nome di  una libertà che diventava ogni giorno sempre più libertinaggio.

Il mercato inglobò tutto, anche le relazioni interpersonali, allontanati dai rapporti umani per diventare soggetti di rapporti economici, dove i valori vengono negati per evidenziare i prezzi di vendita o di acquisti.

L’economia di mercato che organizzava l’attività produttiva e che fu foriera di quel “miracolo economico” degli anni  ’60, dismise il suo ruolo cedendo alla società di mercato, dove si mercanteggia su tutto.

La corruzione, che dilaga senza controllo, non deriva che dal  convincimento secondo il quale una percentuale del guadagno che una persona favorisce nell’esercizio della sua professione, per la quale è lautamente retribuito, gli sia dovuta in  omaggio al mercanteggiamento; perchè mai, quindi, meravigliarsi se nella sede massima della Democrazia partecipativa, il Parlamento della Repubblica, si mercanteggia sui consensi, perché l’approvazione di una certa legge favorisce  qualcuno, il quale deve retribuire quanti lo hanno permesso, offrendo il loro consenso ?

Se poi alla presidenza del consiglio siede una persona ingolfato fino al collo nel conflitto di interessi, allora ogni legge deve produrre un ritorno per chi la vota; per questo il premier ha necessitato di una maggioranza numericamente consistente ed ha voluto “nominare” i parlamentari, con una legge antidemocratica,  evitando che gli elettori scegliessero la persona di fiducia; e quando la maggioranza è venuta meno ugualmente, non essendo stati soddisfatti tutti i desiderata dei parlamentari che avrebbero dovuto votare il provvedimento, allora il premier non doveva far altro che rivolgersi al mercato delle vacche, che una volta si chiamava “Transatlantico”, dove trovava peones della politica, con il cartellino del prezzo al collo e comprare quelli che mancavano al conteggio finale.

L’aggravante in tutto ciò è che viene ritenuto corretto, in nome di una malintesa interpretazione della libertà.

Ogni giorno vengono a galla scandali per milioni di euro, ovunque ci sia maneggio di pubblico denaro, con raccapriccio da parte del popolo che tutto deve pagare e nostalgico ricordo da parte dei corrotti e dei corruttori, ai quali Berlusconi ha chiesto “datemi il 51 %”, per poter riprendere l’azione di malgoverno lì dove aveva dovuto lasciare, con una precipitosa fuga, non senza avere anticipato il suo programma: uscire dell’UE  e uscire dall’euro, al fine di evitare quei controlli che provocarono la sua fuga e che alimentano il suo desiderio di rientrare, anche perché senza la poltrona di presidente del consiglio sono proprio le sue aziende, cresciute con i sistemi che ha portato avanti, che si trovano sull’orlo del fallimento, giunte ad un livello di perdita, dalla migliore quotazione del 2011, superiore al 70%, limite che gli esperti giudicano senza ritorno….

A meno che….!

Ed è questo “…a meno che….”   che ci preoccupa !

 

Rosario Amico Roxas

2958 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria