Europa centrale: “Le inondazioni sono una catastrofe” – rass.stampa PressEurop
Le inondazioni che hanno colpito l’Europa centrale hanno causato 11 morti e l’evacuazione di decine di migliaia di persone. Il 5 giugno il disastro continua a occupare le prime pagine nella regione, scrive ieri PressEurop.eu. «Il nord affoga», titola Hospodářské Noviny nel quarto giorno di inondazioni in Boemia. Mentre la situazione sembra essersi stabilizzata a Praga, dove la Vltava ha raggiunto il livello massimo martedì mattina, l’Elba minaccia Ústí nad Labem e il nord del Paese, sottolinea il quotidiano economico ceco: «L’arrivo della seconda piena del secolo in undici anni è una catastrofe per la regione, che deve già fare i conti con un elevato tasso di disoccupazione e dove le industrie sono minacciate, la situazione sociale si fa sempre più tesa e le amministrazioni sono sommerse dai debiti».
La piena del Danubio devasta l’Austria e soprattutto Salisburgo, il Tirolo e il Vorarlberg. Die Presse ricorda che in Austria «400mila edifici sono stati costruiti nelle zone a rischio inondazione, smottamenti e valanghe, e 150mila si trovano nella zona rossa, dove il rischio è permanente». Il quotidiano aggiunge che «alcuni Länder vogliono fissare regole [di costruzione] più strette. I terreni vicini alla riva dei fiumi dovrebbero essere intoccabili e i progetti già in atto fermati. […] Ma queste riflessioni non interessano molto alle vittime dell’alluvione, preoccupate per le loro case distrutte. L’aiuto arriva dallo stato federale: e poco importano le difficoltà di bilancio, il denaro sarà messo a disposizione immediatamente […] e finché sarà necessario, ha promesso il cancelliere Werner Faymann».
In Germania la cancelliera «Angela Merkel ha assegnato cento milioni di euro alle vittime dell’alluvione», titola Tagesspiegel. A Passau, in Baviera, le acque hanno raggiunto il livello record di 12 metri – «la peggiore inondazione da cinquecento anni”. Il quotidiano sottolinea inoltre la discrezione di Merkel durante la sua visita nelle zone alluvionate, a tre mesi dalle elezioni legislative. «Fa onore ad Angela Merkel aver portato gli stivali di gomma. […] La cancelliera ha mantenuto un comportamento discreto e ha pensato che ogni suo gesto poteva essere interpretato come eccessivo. […] Per non essere criticata, ha scelto di rinunciare a una grande messa in scena».
«L’acqua potrebbe inondare il paese», titola l’ungherese Népszava a Budapest. L’Ungheria si prepara a subire la piena storica del Danubio. Il livello delle acque del fiume potrebbe raggiungere 8,75 metri, ovvero 15 centimetri in più rispetto ai record del 2002 e 2006. Il quotidiano aggiunge che «martedì 4 giugno il primo ministro Viktor Orbán ha dichiarato lo stato di emergenza. […] Le autorità prendono le cose sul serio e sono pronte a impiegare tutte risorse disponibili del paese (ottomila soldati e altrettanti soccorritori) nelle zone minacciate dall’inondazione».
(Fonte PressEurop.eu)
Nella foto: Praga, Isola di Kampa, 3 giugno2013
DA REDAZIONE, IL 6 GIUGNO 2013