FINE VITA, Di Marco (M5s): «Il centrodestra invoca autonomia, ma si nasconde dietro lo Stato»
Nicola Di Marco (Capogruppo M5s Lombardia): «Non passa giorno in cui il centrodestra lombardo non invochi maggiore autonomia.
Trovo singolare che, nel momento in cui è chiamato a confrontarsi sui di un tema così sentito dai cittadini, come i tempi certi per l’accesso all’assistenza medica per coloro i quali la Corte costituzionale ha riconosciuto il diritto al suicidio medicalmente assistito, finisca per nascondersi dietro lo Stato. Nel merito il Consiglio regionale non deve infatti esprimersi sul fine vita, che sappiamo tutti essere competenza statale, ma tempi di risposta certi per chi si trova nelle condizioni per cui la Corte costituzionale ha riconosciuto il diritto al suicidio medicalmente assistito.
È noto, infatti, che l’organizzazione in materia sanitaria è competenza regionale. L’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha già deliberato in merito all’ammissibilità della legge in questione. È quindi stucchevole assistere al balletto del centrodestra che, per assecondare alcune fasce del suo elettorato, abbassa la testa nascondendosi dietro al cavillo che gli consentirebbe di non esprimersi. Dalle forze politiche che governano la Regione ed il Paese ci aspetteremmo ben altro coraggio.
Alzino la testa quindi e affrontino il dibattito secondo coscienza. O è forse proprio questo a metter loro tanta paura?» così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Lombardia, Nicola Di Marco, a margine dei lavori della III Commissione permanente – Sanità, che oggi, in seduta congiunta con la II Commissione ”Affari istituzionali ed enti locali” ha trattato l’illustrazione della scheda per l’istruttoria legislativa sul PDL n.56 “Procedure e tempi per l'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n.242/19 della Corte costituzionale”.
Milano, 18/09/2024